Settantesimo
Settant’anni fa nasceva “Civiltà delle Macchine”. Nel numero in uscita si racconta questo anniversario, ricostruendo la storia della rivista, con l’editoriale di Marco Ferrante, i ritratti dei direttori precedenti a firma di Stefano Bartezzaghi (Sinisgalli), Roberto Petrini (d’Arcais) e Pietrangelo Buttafuoco (Caldarola); il contesto in cui nasce la rivista, il dopoguerra, dove fondamentale diventa il connubio tra grandi imprese e cultura (la storia delle riviste del tempo di Lupo e la conversazione tra Fabiani e Profumo); infine, il rapporto con l’arte del suo tempo (Ficacci) e la scienza (Della Valle).
Storie di copertina
Nell'era post-industriale, il dialogo tra cultura umanistica e tecnica persiste, nonostante la deindustrializzazione.
Astronavi sulle spighe
Peppino Caldarola – già redattore presso il catalogo Laterza, due volte a capo de “l’Unità”, direttore di “Civiltà delle Macchine” – è stato un comunista.
Le cinque malattie
Francesco d'Arcais, direttore eclettico, progressista, incarnò l'immaginazione al potere, guidando "Civiltà delle Macchine" con fervore e visione.
Un demone e dieci nuvole
Leonardo Sinisgalli: ingegnere, poeta, fondatore di riviste aziendali, eccelso nel connubio tra scienza e poesia.