UE: cooperazione in materia di cyberdifesa
La cybersicurezza è, oramai da anni, tra i temi più caldi affrontati dall'Unione Europea perché la sua difesa ed il suo sistema industriale sono sempre più sotto attacco da parte di hacker più o meno d'intesa con quei Stati che hanno interesse a minare il più possibile le capacità militari ed economiche della Comunità.
In effetti, il cyberspazio è considerato da tutti la quinta dimensione della conflittualità, essenziale per le operazioni militari quanto lo sono terra, mare, aria e spazio. Si tratta di una dimensione che comprende tutto quanto va dalle reti e infrastrutture di informazione e telecomunicazione e dai dati da esse supportati fino ai sistemi informatici, ai processori e ai dispositivi di controllo.
In questo contesto, la UE coopera in materia di difesa nel cyberspazio attraverso le attività dell'Agenzia europea per la difesa (AED), in collaborazione con l'Agenzia dell'UE per la cybersicurezza e l'Europol. In particolare, la AED sostiene gli Stati membri nella creazione di una forza militare qualificata nel settore della cyberdifesa e garantisce la disponibilità di tecnologie di cyberdifesa proattive e reattive.
La strategia dell'UE in materia di cybersicurezza adottata dalla Commissione e dal SEAE (Servizio Europeo per l'azione esterna) nell'ormai lontano dicembre 2020 rafforza: 1) il coordinamento della cyberdifesa; 2) la cooperazione e lo sviluppo di capacità in materia di cyberdifesa.
La politica dell'Unione Europea in materia di cyberdifesa, adottata quasi due anni dopoa, ovvero nel novembre 2022, dalla Commissione e dal SEAE, mira a potenziare le capacità di cyberdifesa dell'UE e a rafforzare il coordinamento e la cooperazione tra le cybercomunità militari e civili. Questa azione in materia di cybersicurezza comunitaria si è poi rafforzata il 23 maggio di quest'anno con le conclusioni sulla politica di cyberdifesa adottate dal Consiglio nelle quali si sottolinea l'importanza di rafforzare ulteriormente la resilienza dell'UE per far fronte alle minacce informatiche.
Per ciò che concerne la collaborazione con l'Europol, da sottolineare la creazione di un Centro europeo per la lotta alla criminalità informatica; questo organismo è specializzato ed ha il compito di aiutare gli Stati dell'Unione ad indagare sui reati online ed a smantellare le reti criminali che agiscono sulle reti informatiche.
Da rilevare infine la creazione, sempre a livello europeo, di una Piattaforma multidisciplinare europea di lotta alle minacce della criminalità (in sigla EMPACT) con il compito di individuare, classificare in ordine di priorità ed affrontare le minacce provenienti dalla criminalità organizzata internazionale. Contrastare gli attacchi informatici è una delle priorità dell'EMPACT.
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