Nel turismo invernale si fa strada la IA e l’utilizzo di tecnologie digitali

11 ottobre 2021
Intervista al Direttore di Skirama, Andrea Del Frari

Di Marco Proietti

Il futuro è già oggi, e anche nel mondo del turismo invernale l’utilizzo delle tecnologie digitali sta diventando preminente in quanto funzionale non solo ad una migliore erogazione dei servizi, ma soprattutto al fine di ridurre l’impatto ambientale su aree che – evidentemente – godono di una particolare attenzione; in Italia esistono realtà imprenditoriali che, con lo sguardo rivolto sempre in avanti, anticipano mosse e soluzioni, utilizzando a piene mani gli strumenti che sono messi a disposizione dall’Era digitale: Big Data, software algoritmici, Internet of Things (IoT), robotica, e quanto altro.

Ci spostiamo allora con lo sguardo a nord, verso quella Mitteleuropa foriera delle principali innovazioni nel Vecchio Continente. La curiosità è mossa da un consorzio di impianti a fune (cabinovie, seggiovie, ecc.) collocato in Alto Adige, e che risulta essere tra i principali comprensori sciistici presenti in Europa. Abbiamo quindi intervistato Andrea Del Frari, Direttore di Skirama – Plan De Corones che in piena fase pandemica ha diretto e coordinato un ampio programma di investimento sull’implementazione tecnologica e digitale, finalizzato all’innovazione delle strutture e dei servizi agli utenti.

Andrea Del Frari, quali sono le principali innovazioni tecnologiche che avete introdotto nell’area sciistica di Plan De Corones?

In ogni fase della nostra “filiera” cerchiamo di implementare le ultime tecnologie disponibili per il nostro settore. Plan de Corones è profilato come comprensorio sciistico moderno, all’avanguardia, dove la tecnologia gioca un ruolo importante.

L’innovazione tecnologica ha un forte impatto sulla qualità del servizio. Infatti, la qualità della produzione di neve va pari passo con l’evoluzione tecnologica. Ci sono tanti fattori estrinseci che hanno un effetto sulla qualità, ma altrettanti fattori tecnologici.

Queste implementazioni sono destinate ad avere un particolare impatto nella tutela dell’ambiente?

Assolutamente sì. La produzione di neve o anche la preparazione della neve sulle piste hanno un grado di meccanizzazione alto. Alti sono anche i costi di energia e quindi la tecnologia ci aiuta tantissimo ad ottimizzare le risorse impiegate. Sistemi satellitari di posizionamento uniti alla scansione del territorio fanno sì che gli operatori sul posto, grazie alla tecnologia impiegata, sappiano in ogni momento quanta neve è stata prodotta tecnicamente o quanta neve è caduta naturalmente in modo da produrre solo quella parte necessaria. Quindi riusciamo a minimizzare anche l’intervento sulle piste. Siamo pienamente consapevoli che operiamo in un ecosistema sensibile che deve essere preservato perche è il motivo per cui vengono scelte le nostre zone e viene generato valore nelle nostre valli. Solo generando valore possiamo garantire una montagna attiva dove le persone vivono in sintonia con la natura.

L’innovazione tecnologica è un boost nella gestione dei servizi verso terzi. In che modo la IA può aiutare un comprensorio sciistico come il vostro?

Riuscire a capire le abitudini dei nostri sciatori, significa riuscire ad offrire prodotti customizzati, ma significa anche dare servizi calibrati alle abitudini degli sciatori. In questo modo i sistemi disponibili possono influenzare l’utilizzo di piste evitando magari punti pericolosi o piste difficili a seconda delle capacità dell’utente, considerati i valori di accelerazione, decelerazione e velocità. Anche le dinamiche di incidenti possono essere ricostruite con sistemi simili.

In un contesto di “SMART SKI RESORT”, combinando tecnologie di IoT ma anche AI, si potrebbero gestire i flussi di sciatori sia sugli impianti di risalita che anche sulle piste in base a variabili da definire. La velocità di un impianto o la sua portata oraria (interpolazione tra velocità e numero di cabine in linea) potrebbero diventare dinamici in base all’effettivo numero di sciatori presenti durante l’arco della giornata interfacciandosi addirittura in tempo reale con gli sciatori sulle piste. 2 livelli di connessione: S2S (Skier to Skier) e S2I (Skier to Infrastructure).

Andrea Del Frari

Passiamo alla cultura di impresa. In 50 anni di turismo della montagna sono cambiate molte cose, quali sono gli obiettivi che vi prefiggete?

Dalla costruzione dei primi impianti di risalita agli inizi degli anni ’60, lo sviluppo del comprensorio è stato costante.

Anche nell’asset aziendale ci sono stati dei cambiamenti. Dai pionieri che sono partiti costruendo impianti, siamo ormai alla seconda generazione che deve cercare di perfezionare gli investimenti in modo da aumentarne i margini. Nonostante tutto, le strutture sono rimaste contenute come dimensione e la conduzione spesso familiare. Il collegamento con il territorio è ancora molto forte e l’importanza per tutta l’economia della valle viene recepita dalla popolazione.

La tecnologia digitale ha influenzato, in qualche modo, anche la gestione del personale?

La tecnologia digitale ormai è stata implementata anche a Plan de Corones per la gestione del personale. App aziendali dedicate fanno sì che l’informazione arrivi al singolo lavoratore in maniera diretta. I sistemi sono integrati. Il vantaggio d’informazione è oggi fondamentale per una gestione professionale del personale ma anche per un rapporto professionale con il cliente.

In Israele esistono le c.d. “Unicorn companies” ovvero realtà imprenditoriali high tech che, facendo leva su un’altissima sperimentazione e implementazione tecnologica, acquisiscono intere aree del mercato portando una ricchezza specifica molto elevata. Qualcosa di smile è possibile anche nel vostro settore?

Assolutamente sì, ma personalmente penso che non possa riguardare la gestione del comprensorio sciistico che ha una particolarità in termini di territorio tale da essere una sorta di barriera all’ingresso del nostro mercato.

Ma riferendomi ai canali di vendita skipass, in futuro potrebbero nascere “Unicorn companies” anche per il nostro settore.

Un’immagine del futuro. Come pensa l’impresa sulle montagne fra 30 anni.

In 30 anni assisteremo ad un ulteriore sviluppo tecnologico proprio per quanto riguarda il manto nevoso. Il surriscaldamento del pianeta è un tema centrale specialmente per i comprensori sciistici. Lo smartphone sarà pienamente integrato come sistema di accesso agli impianti di risalita ed il prezzo dello skipass sarà riferito a consumo. Quindi riferito all’utilizzo effettivo delle giornate sci o delle singole funivie.

Quello che però rimarrà sarà la bellezza della natura. Nonostante tutto, infatti, il 90% del prodotto turistico è rappresentato proprio dalla bellezza dei nostri posti – una bellezza che va curata e salvaguardata!