Ora!: un progetto per le aziende per promuovere Green e Blue economy

Di Serena Ricci

22 febbraio 2023

La differenza principale tra Green e Blue Economy è che la prima cerca di limitare la quantità di emissioni mentre la seconda punta a eliminarle del tutto. L’economia verde mira a far sì che le imprese aumentino i loro investimenti in ambito green avendo come obbiettivo quello di ridurre l’impatto sull’ambiente,  l’inquinamento e le emissioni di gas serra e promuovendo il riciclo e la riduzione degli sprechi. L’economia blu ripensa i processi produttivi a favore di nuovi che non siano impattanti per il Pianeta e fornisce la protezione e lo sviluppo di risorse quali gli stili di vita tradizionali, il sequestro del carbonio e la resilienza costiera. E’ stato Gunter Pauli, imprenditore belga e studioso che, nel libro “Blue economy” del 2015, ha esposto le linee guida di questa teoria: l'economia blu punta ad applicare i principi della natura al sistema economico e risponde ai bisogni primari introducendo innovazioni e generando molteplici vantaggi, tra cui posti di lavoro e capitale sociale. La natura, infatti, con la propria efficienza, offre spazio agli imprenditori che fanno di più con meno. Al fine di supportare le imprese nella transizione energetica, che sia blu o verde il modello che seguono, Eni e Mind the Bridge hanno creato il progetto ORA! – Outpost Ravenna for Energy Transition: una piattaforma di innovazione a carattere internazionale focalizzata su tecnologie legate al mondo della blue e green economy.

Il progetto si sviluppa in diverse  attività di rilievo quali la formazione sia dei neo-laureati dell’Università di Bologna (master degree), mediante un percorso annuale di gestione dell’innovazione, sia delle imprese del territorio, coinvolgendo gli imprenditori locali in merito all’innovazione congiunta e ai principali modelli e strumenti a supporto; la creazione di gruppi di lavoro finalizzati ad intuire i bisogni delle aziende in relazione ad alcune filiere strategiche del territorio (chimica, gestione dei rifiuti, energie rinnovabili) attraverso il  business matching, attività di mappatura dei suddetti bisogni, per selezionare startup a livello nazionale e internazionale che realizzino attività di innovazione tecnologica congiunta (Venture Client). Il progetto promosso da Eni e Mind the Bridge ha coinvolto gli studenti, che concluderanno un percorso di formazione per avvicinarsi alle tematiche dell’open innovation e gestione dell’innovazione, e le aziende che avranno la possibilità di trovare soluzioni innovative e partecipare a momenti di networking internazionale. Il Chairman di Mind the Bridge, Alberto Onetti, nel sostenere la necessità di ‘democratizzare' l'open innovation per “ diffonderla come paradigma, come processo di sviluppo sia dalle PMI che dalle nuove figure che si affacciano oggi al mondo del lavoro”, ha ricordato il Professor Marco Zamperini, secondo il quale"la mente è come un paracadute, perché funzioni bisogna aprirla".