Vespa Sounds Cool, la mostra-show che celebra il feeling tra lo scooter più amato e la musica

06 maggio 2022

Di Massimo Falcioni

La Vespa, mitica icona del Made in Italy, festeggia il suo 76esimo anniversario con “Vespa Sounds Cool”, un evento inedito che celebra il legame tra lo scooter più conosciuto e la musica. Al centro della ricorrenza c’è una mostra di preziose Vespa storiche presso il Museo Piaggio di Pontedera inaugurata il 23 aprile con la presenza dei vespisti giunti da tutta Europa e protagonisti della parata-show di domenica 24 aprile dal piazzale del Museo Piaggio, attraversando la Valdera fino al Teatro del Silenzio. Tante le iniziative che faranno da contorno alla mostra aperta fino al prossimo ottobre: fra queste il “Concorso di Eleganza” con i principali modelli storici in una atmosfera revival e  “Vespa in Fiore” con la nuova “RED”, la bella Vespa elettrica a zero emissioni con batteria Piaggio (48V 86 Ah) al litio da 4,2KWh, celle LG Chem, caricabatteria integrato. Il nuovo modello in “total red” è sinonimo di connettività avanzata e silenziosità, personalizzazione e accessibilità, rispetto dell’ambiente e unicità di stile.

L’installazione artistica della mostra è stata realizzata con migliaia di fiori rossi disposti a formare l’iconica silhouette della Vespa. Grazie anche al contributo dalla Fondazione Piaggio, i fiori sono disponibili per i visitatori a fronte di un contributo volontario e il ricavato sarà interamente devoluto all’associazione Red, che il Gruppo Piaggio sostiene dal 2016 nella lotta alle pandemie. Il rapporto tra Vespa e l’arte della musica viene da lontano con produzioni che hanno fatto sognare per la qualità delle canzoni, video di successo e un costante riferimento alla musica nella comunicazione che il Gruppo Piaggio dedica al suo brand più famoso. Da sempre Vespa ispira l’immaginazione di artisti, stilisti e designer. Tanti i personaggi famosi che hanno saputo unire l’inconfondibile appeal della Vespa con la loro creatività, realizzando opere e collezioni esclusive. Un esempio importante e concreto di questo connubio è il recente progetto con la star internazionale della musica Justin Bieber, la esclusiva Vespa 946 Christian Dior pensata e disegnata dalla popstar. Dalla silenziosissima “RED” alla musicalità di tutti i motori 2 tempi che da sempre hanno caratterizzato la Vespa in tutte le strade del mondo si passa alla mostra con la ricca selezione di videoclip in cui lo scooter di Pontedera è stato protagonista supportando  artisti come David Bowie, Jovanotti, Lunapop, Elisa, Depeche Mode, Gwen Stefani, Black Eyed Peas.


Nelle sale del Museo Piaggio, visitabili anche tramite virtual tour su museopiaggio.it, sono esposti pezzi straordinari di questo particolare feeling tra la Vespa e la musica, tra i quali rari vinili con Vespa in copertina che i visitatori possono anche ascoltare grazie a postazioni interattive e alla presenza di un autentico juke box d’epoca. Chicca fra le chicche, una selezione esclusiva di oggetti preziosi a tema musicale appartenenti a una collezione privata dedicata ad Andy Warhol accompagnata da cinque modelli Vespa storici scelti tra i più rappresentativi della relazione senza tempo tra il brand italiano e la musica nazionale e internazionale. Come non ricordare anche il rapporto, felice e costante, fra Vespa e cinema? Tutti ricordano Audrey Hepburn e Gregory Peck in "Vacanze Romane" (1953), i primi di una lunga serie di attrici e attori internazionali ripresi sullo scooter più famoso del mondo. Qui citiamo “Quadrophenia”, “American Graffiti”, “Il talento di Mr. Ripley”, “La carica dei 102”, “Caro Diario” e i più recenti “Alfie” con Jude Law, “The Interpreter” con Nicole Kidman e il blockbuster “Transformers, The last Knight” del 2016 ”.


Ulteriore risonanza internazionale è venuta dal film Disney Pixar “Luca”, ambientato in un immaginario borgo ligure con lo scooter al “centro” della pellicola, esordio alla regia di Enrico Casarosa. Nelle foto, nei film e sui set, Vespa è stata "compagna di viaggio" di nomi quali Raquel Welch, Ursula Andress, Geraldine Chaplin, Joan Collins, Jayne Mansfield, Virna Lisi, Milla Jovovich, Marcello Mastroianni, Charlton Heston, John Wayne, Henry Fonda, Gary Cooper, Anthony Perkins, Jean-Paul Belmondo, Nanni Moretti, Sting, Antonio Banderas, Matt Damon, Gérard Depardieu, Jude Law, Eddie Murphy, Owen Wilson e Nicole Kidman. Ne ha fatta di strada la Vespa da quel 23 aprile 1946 quando Piaggio (fondata nel 1884) depositava il brevetto per “motocicletta a complesso razionale di organi ed elementi con telaio combinato con parafanghi e cofano ricoprenti tutta la parte meccanica”. Così nasceva lo scooter motorizzato con un monocilindrico 2T da 98cc. costruito negli stabilimenti di Pontedera, in Toscana. Anche grazie alla Vespa si rimette in moto l’Italia del dopoguerra, lo scooter dalle forme senza tempo, sempre fedele ai suoi valori di stile e tecnologia, diventato poi icona di design e comunicazione del Made in Italy.


Piaggio Paperino, 1945

Oggi Vespa, fiore all’occhiello del Gruppo Piaggio (detentore dei brand Aprilia, Moto Guzzi, Piaggio, Vespa e Scarabeo), ha superato i 19 milioni di esemplari prodotti, venduta il 83 paesi in tutti i continenti, un marchio che vale una fortuna toccando (analisi 2021 condotta da Interbrand) quota 906 milioni di euro! Vespa non è uno scooter: è lo scooter per eccellenza - maneggevole robusto semplice economico - pensato e realizzato sin dal primo dopoguerra per poter essere usato da chiunque, anche dalle donne, dagli italiani che hanno voglia di muoversi e hanno bisogno di muoversi. Il settore industriale italiano più colpito dalle limitazioni imposte dai trattati di pace dopo il 1945 era proprio quello dell’aeronautica, privato delle commesse militari e tenuto out dal nuovo mercato dell’aviazione civile. Così la Piaggio, che aveva nell’aeronautica il suo core-business, passava dai 12.000 dipendenti a poche centinaia. Enrico Piaggio, erede dell’omonima casata che nel 1884 aveva fondato una fabbrica per la lavorazione del legno passando poi nei settori navali, ferroviari, metalmeccanici e aeronautici, capisce che bisogna uscire dalla tenaglia e inventare qualcosa di veramente nuovo nel trasporto di massa, una via di mezzo fra l’auto, la bici, la motocicletta.


Enrico Piaggio festeggia la produzione dell milionesima Vespa, 1956

A fine ’45, negli stabilimenti di Biella nasce un “motorscooter” sul modello delle mini-moto usate in guerra dai paracadutisti. Siglato MP5 e battezzato “Paperino” per la sua forma strana, il nuovo mezzo non convince Enrico Piaggio. E’ l’ingegnere aeronautico Corradino D’Ascanio, già inventore del primo elicottero italiano, a tradurre in progetto tecnico l’idea di Enrico Piaggio. D’Ascanio pensa a un mezzo alternativo che aiutasse l’Italia a muoversi, un mezzo piccolo, semplice, economico, utile e adatto alla realtà di un Paese distrutto, da ricostruire. D’Ascanio non vuol fare una nuova motocicletta,  mezzo che non gradisce e che per salirci sopra bisogna scavalcarlo come fosse un cavallo, ma un veicolo a due ruote mai visto prima: economico, semplice, maneggevole, “pulito”, accessibile a tutti. L’ingegnere scelto da Piaggio per il nuovo progetto non si ispira alla motocicletta ma alle concezioni tecniche aeronautiche. Da provetto ingegnere di aerei D’Ascanio disegna la prima “moto” a scocca portante, che non ha bisogno di un tunnel centrale con il motore e il resto. Porta il cambio sul manubrio e non perde tempo per inventare un nuovo motore: prende un motorino di avviamento da aereo applicandolo al suo nuovo mezzo con le ruote basse. Così il 23 aprile 1946 nasce la nuova “due ruote” a motore. Vedendo per la prima volta il prototipo e sentendolo in moto Enrico Piaggio esclama: “Sembra una vespa”. Da lì parte concretamente il progetto che rivoluzionerà il trasporto, oltre i confini della motocicletta. Agli inizi, anche all’interno della Piaggio c’è scetticismo per questo nuovo mezzo che viene presentato per la prima volta al pubblico nell’aprile del 1946 al Golf Club di Roma. 

Vespa 98, 1946

La Vespa era una via di mezzo fra l’auto e la moto classica, impreziosita da soluzioni tecniche aeronautiche: scocca in lamiera d’acciaio per la facilità di produrla in grande serie, molti elementi in alluminio e in lega per contenere il peso, meccanica semplice per evitare rischi di rotture e complicate assistenze di messa a punto. Motore monocilindrico due tempi orizzontale con raffreddamento ad aria forzata (ventola sul volano magnete e convogliatore sul gruppo cilindro-pistone); cilindrata 98cc.; rapporto di compressione 6,5:1; distribuzione a 2 luci con pistone a deflettore; carburatore Dell’Orto T2 16/17 con diffusore da 17 mm; capacità serbatoio carburante 5 lt; potenza max 3,2 Cv a 4.500 giri/minuto; lubrificazione a miscela al 5%; frizione multidisco in bagno d’olio e cambio in blocco a 3 marce; telaio monoscocca in lamiera d’acciaio stampata e saldata, freni a tamburo, pneumatici 3.50-8; peso complessivo a secco 60 Kg; velocità max 60 Kmh; superamento di pendenze del 20%; consumo 50 Km/litro. Il successo fu immediato: per avere una delle prime Vespa 98 bisognava ordinarla e attendere più di sei mesi oppure rivolgersi alla “borsa nera” pagandola anche il doppio delle 55.000 Lire (modello base) e delle 68.000 lire del prezzo ufficiale (modello deluxe) dai concessionari. Presto l’Italia si popolò di “Vespe”, con intere famiglie sopra. Poi arriverà l’”Ape” tre ruote multiuso, caricandoci sopra davvero tutto, i sogni di tanti, ovunque nel mondo.