Addio a Craig Breedlove, più veloce del vento, il primo a superare in auto 800 Kmh

06 aprile 2023

Di Massimo Falcioni

Motorsport mondiale in lutto per la scomparsa del pilota californiano Craig Breedlove avvenuta il 4 aprile 2023.

Craig, nato il 23 marzo 1937 a Los Angeles, aveva 86 anni e il suo nome è ai vertici dell’albo d’oro dell’automobilismo per essere stato cinque volte detentore del record mondiale di velocità su terra e, soprattutto, il primo nella storia a raggiungere 500 mph e 600 mph, alla guida di veicoli a “turbogetto” denominati Spirit of America. Record e personaggio che hanno superato i confini dell’automobilismo e dello sport entrando nella storia delle conquiste umane, diventando cultura. Quel record, e più in generale la vicenda agonistica e umana di Breedlove, sono state immortalate nel film del 2014 del regista Jacob Rosenberg  (cast: Craig Breedlove, Andy Gree, John Hennessey): “Breaking Barries: Mankind’s Pursuit of Speed, Hot Rod Action” facendo diventare Craig Breedlove un’icona fuori dal tempo. Fin da ragazzo, Craig  aveva il pallino delle corse, in particolare della velocità, mettendo insieme biciclette, motorini, tre e quattro ruote di ogni tipo e cilindrata, per scorrazzare sulle strade di Los Angeles inseguito dalle forze dell’ordine a cavallo o sulle rombanti Harley Davidson. Più cresceva di età, più insisteva nel suo modo di inseguire i propri sogni andando più veloce del tempo. Dopo prove e tentativi non privi di fallimenti e di ricoveri in ospedale per incidenti anche gravi, a 25 anni, nel 1962, il primo tentativo di raggiungere il record di velocità terrestre con un triciclo a “ruota libera”, quindi oltre le regole della FIA (federazione internazionale automobilistica) che imponeva sul veicolo quattro ruote, di cui almeno due guidate. L’anno dopo, il 5 agosto 1963, sul Lago Salato con un inedito bolide super aerodinamico e superleggero denominato “Spirit of America”,  con motore turbogetto General Electric J47, Craig raggiungeva all’andata 625,18 Kmh con il 90% della spinta disponibile (sul miglio misurato) mentre al ritorno (con il 95%) ondava oltre questo suo stesso nuovo record con la media di 655,73 Kmh. Craig non era persona da accontentarsi. Nel 1964 torna in pista con l’ultima evoluzione del suo bolide segnando un nuovo record a 754,33 Kmh. Non ancora pago del risultato, fatte con i suoi ingegneri (alcuni già impegnati nella NASA e nel settore della missilistica) e i suoi meccanici (c’era gente con lui che aveva lavorato in gioventù sulle biciclette e sui carri trainati da muli e cavalli) altre modifiche, ci riprova ma finisce fuori pista e in ospedale. Sordo ai tanti che lo invitavano a smetterla, Craig rientra e ci riprova: vola a 846,7 Kmh passando alla storia quale primo uomo a superare i 500 mph (800 Kmh).

Giornali e tv, non solo in America, lo trasformano in idolo delle folle e gli sponsor fanno fiorire il suo conto in banca. “Il fatto più significativo – dirà poi Breedlove – è stata una telefonata di Enzo Ferrari. Il Drake non solo si complimentò con me e con la squadra per il nostro impegno e i record stabiliti ma mi invitò a Maranello dicendomi di farmi provare a Modena la Rossa di Formula Uno”. Quello storico record resistette pochi giorni, battuto dal suo collega amico-nemico Green Monster con una media di due passaggi a 863,75 Kmh. Faccenda chiusa? Macchè! Breedlove non molla l’osso e si getta nell’ennesima nuova sfida costruendo un nuovo bolide (Sonic I) alimentato da un turbogetto J79 da 67 KN. Il 2 novembre1965 alza ancora l’asticella superando anche le proprie illusioni: 893,963 Kmh! Lotta continua. Cinque giorni dopo è ancora Green Monster a superarlo segnando il nuovo record mondiale a 927,872 Kmh. Il ping-pong attorno ai 1000 Kmh non è finito. Il 15 novembre 1965 Craig assesta in pista il colpo definitivo con il nuovo record assoluto di 966,574 Kmh (978,805 al passaggio di ritorno). Record che resisterà fino al 1970, infranto da Gary Gabelick con il suo Blue Flame a 1.014.511 Kmh! Mai domo, Craig alimenta la passione della velocità anche nel cuore di sua moglie Lee che si mette alla guida di un nuovo bolide diventando la donna più veloce al mondo a 496,492 Kmh. Craig si getterà poi in altri tentativi di velocità, in altre imprese nel concetto della velocità-business con un progetto milionario (in dollari) finanziato dalla rivista Play boy (un’auto avveniristica dipinta di nero con un coniglio bianco sul timone) e un altro con il colosso TRW che voleva dare a Craig un motore a razzo lunare lander. Tutto rimase però sulla carta. A questo punto Craig si prende una lunga pausa dai record mondiali, durante la quale fa l’agente immobiliare: nonostante ciò non perde la passione e inizia a lavorare su un nuovo “Spirit”, nel 1992. Si trattava del Formula Shell LSRV, lungo 13,67 m, largo 2,54 e alto 1,78, con un peso di 4.100 kg; il motore è quello del secondo Spirit, un J79, modificato per bruciare benzina senza piombo, con la spinta massima generata di 100.75 kN. Un incidente lo blocca però già alla sua seconda corsa, il 28 ottobre 1996, nel deserto del Black Rock (Nevada), alla velocità di circa 1.075 km/h.

Un anno dopo, nel 1997, il veicolo danneggia gravemente il motore in una fase iniziale, arrivando al massimo a 1.088 km/h, nonostante la forte convinzione di Breedlove che lo stesso fosse in grado di superare i 1.300 km/h. Anni dopo, nel 2006, Breedlove vende il mezzo a Steve Fossett, che avrebbe tentato il record di velocità terrestre nel 2007, anno in cui invece morì per un incidente aereo.Il veicolo, ribattezzato “Freccia Sonica“, è stato lanciato sul deserto del Black Rock per uno shooting fotografico il 15 ottobre 2007, ed è tornato in vendita nel 2015. Craig Breedlove ha avuto tanti riconoscimenti importanti, ovunque nel mondo. E’ anche stato inserito nella Motorsport Hall of Fame of America nel 1993, nell’International Motorsports Hall of Fame nel 2000 e nella Automotive Hall of Fame nel 2009. mQuesti i record ufficiali di velocità Craig Breedlove a Bonneville Salt Flats (Utah):


•    5 agosto 1963 – 655,73 km/h
•    13 ottobre 1964 – 754,330 km/h
•    15 ottobre 1964 – 846,961 km/h
•    2 novembre 1965 – 893,963 km/h
•    15 novembre 1965 – 966,574 km/h


Una curiosità: la canzone “Spirit of America” dei Beach Boys è stata ispirata proprio al record di velocità terrestre di Breedlove.