È stato presentato oggi, in conferenza stampa al Ministero della Cultura, il programma di “Sardegna Mediterranea. Un viaggio straordinario tra archeologia, storia e scienza”, festival organizzato dalla Fondazione Mont’e Prama a Cagliari presso il Teatro Doglio, dal 12 al 14 ottobre, nell’ambito del quale si inserisce il progetto “L’Isola del Genio e dell’Ingegno”, ideato dalla Fondazione Leonardo-Civiltà delle Macchine con il supporto scientifico dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e dell’Istituto Nazionale di Astrofisica.
I Presidenti Anthony Muroni e Luciano Violante hanno così messo a fuoco l’integrazione di vasti campi del sapere che l’iniziativa vorrà promuovere: dall’archeologia subacquea, con la valorizzazione del patrimonio storico, a quella spaziale. Anche il Cosmo, infatti, con stelle e galassie, è sede della nostra origine. E nel Firmamento, che tiene insieme miliardi di anni, è inscritto il principio stesso dell’umanità.
Se in tempi antichi la ricerca dell’arché era mitologica e poi filosofica, oggi diventa anzitutto scientifica. E diventa perciò essenziale costruire un discorso che tenga insieme umanesimo e scienza, anche in considerazione dell’innesto culturale del nostro Paese, dove i premi Nobel sono per due terzi scienziati.
Il Mare Mediterraneo e lo Spazio interstellare sono i protagonisti assoluti di questo Festival. Ospiti di una storia umana cosmica e universale, Mare e Spazio vengono oggi interrogati da più prospettive: per ciò che racchiudono, per le antiche rotte che hanno cambiato la vita dell’uomo in passato, e per le nuove infrastrutture che la cambieranno in futuro. Come nel caso del telescopio sottomarino KM3NeT e di Einstein Telescope, interferometro di onde gravitazionali che potrebbe essere costruito in Sardegna, nella miniera di Sos Enattos, e rilevare messaggi cosmici con inedita accuratezza rispetto alle infrastrutture più potenti già esistenti.
Fondazione Mont’e Prama e Fondazione Leonardo, con un excursus narrativo di incontri, interviste, tavole rotonde fra scienziati e spettacoli teatrali, traccerà una nuova rotta che terrà insieme archeologia, storia e scienza.