Dati sanitari e NFT: nuovi strumenti e sfide per il mercato digitale

di Cristina Bosso e Valentina D’Adda

20 aprile 2022

Nel corso dell’ultimo decennio, in particolare dopo l’avvento della pandemia, si è assistito a una crescente digitalizzazione della sanità, anche alla luce dell’incremento della raccolta di big data e dello sviluppo dei processi di machine learning nell’ambito della ricerca medica transnazionale[1].
Tali fenomeni offrono spunti di riflessione in merito alle condizioni di trattamento e di circolazione dei dati sanitari, con particolare attenzione alla predisposizione di sistemi di sicurezza informatica da parte delle pubbliche amministrazioni, incaricate di detenere i dati dei pazienti in ragione dell’attività sanitaria svolta e spesso bersaglio di cyber attack. Quanto alla circolazione dei dati, è interessante domandarsi quale sia il ruolo svolto dal paziente titolare degli stessi, sia al momento dell’iniziale trasferimento sia nel corso della loro successiva circolazione.