22 maggio 2023
A Siviglia, presso il Joint Research Centre della Commissione europea, lo scorso 18 aprile è stato ufficialmente inaugurato il Centro Europeo per la Trasparenza Algoritmica.
L’istituzione del Centro si inserisce nell’ambito delle misure finalizzate all’applicazione del Digital Service Act a quelle imprese designate dalla Commissione come Very Large Online Platforms (VLOPs) e Very Large Online Search Engines (VLOSEs).
Le piattaforme e i motori di ricerca con un “raggio d’azione” di oltre 45 milioni di utenti attivi mensili – corrispondenti al 10% dei consumatori europei – in conformità agli obblighi previsti dal Regolamento dovranno analizzare e valutare i rischi sistemici derivanti dai loro servizi, che vanno dalla diffusione e amplificazione di contenuti illeciti e disinformativi fino alle eventuali ripercussioni sulle libertà di espressione e di informazione, oltre ai rischi relazionati con la violenza di genere e la sicurezza dei minori online.
Queste piattaforme, designate il 25 aprile scorso, sono: Alibaba AliExpress, Amazon Store, Apple AppStore, Booking.com, Facebook, Google Play, Google Maps, Google Shopping, Instagram, LinkedIn, Pinterest, Snapchat, TikTok, Twitter, Wikipedia, YouTube, Zalando; mentre i motori di ricerca online di dimensioni molto grandi designati sono Bing e Google Search.
Entro quattro mesi a partire dalla loro designazione dovranno adeguarsi alla normativa del Regolamento sui servizi digitali e l’ECAT– diretto dal Centro comune di ricerca in stretta cooperazione con la Direzione generale delle Reti di comunicazione, dei contenuti e delle tecnologie – porrà a disposizione della Commissione, che è l’Autorità competente per la loro vigilanza, elevate conoscenze specialistiche nei campi tecnico-scientifici con la finalità di garantire che i sistemi algoritmici utilizzati siano in linea con i requisiti di gestione dei rischi e di trasparenza richiesti.
Il Centro è composto da una équipe interdisciplinare formata da esperti in Data science e Intelligenza Artificiale che combinerà le proprie conoscenze per analizzare il funzionamento degli algoritmi e proporre best practices volte ad attenuarne le ripercussioni negative, garantendo una analisi dei rapporti di trasparenza e autovalutazione presentati dalle piattaforme designate.
Tra le missions del Centro vi è inoltre la cooperazione con i rappresentanti dell’industria, dell’Accademia e della società civile con il fine di migliorare la comprensione dei sistemi algoritmici e studiarne l’impatto sul lungo periodo oltreché identificare i rischi emergenti associati all’uso delle piattaforme e dei motori di ricerca di grandi dimensioni.