Covid-19 & fake, il pipistrello espiatorio

“Il 5G è la causa del Corona Virus”, è questo il titolo di una notizia dilagata in Gran Bretagna, rilanciata dal tabloid Daily Star.

Di Arianna De Luca

15 aprile 2020

Una teoria complottista è quella che lega la pandemia alla rete telefono-dati 5G. Seppur apparentemente assurda, l’informazione ha avuto un notevole impatto su un numero purtroppo non indifferente di persone, le quali si sono sentite in dovere di salvare le sorti del mondo dilettandosi in assalti a reti e centraline di ultima generazione.

Questo è soltanto uno dei casi addotti a dimostrare, ancora una volta, quanto l’informazione possa essere impattante nel condizionare e guidare la condotta individuale.

Un simile scenario ha visto come protagonista il pipistrello, considerato il principale “untore” nella trasmissione di agenti patogeni. Il pipistrello si dice sia un mammifero in grado di ospitare un gran numero di virus e di trasportarli velocemente da un luogo a un altro.

Anche in questo caso, non vi è un effettivo riscontro da parte della comunità scientifica esperta. Per fronteggiare simili problematiche e prevenire la divulgazione di fake news è stata messa in atto la creazione di uno spot pubblicitario che invita la gente ad affidarsi, soprattutto in un periodo delicato come questo, a persone realmente coinvolte.

Si fa fede sulle capacità, in teoria insite nell’uomo, di saper discernere il vero dal falso. Ci si augura che in una società globalizzata come la nostra, nella quale la massa prevale sull’individuo, prevalga la forza di opporsi al condizionamento inconsapevole delle scelte e delle opinioni.

Le tante persone che ascoltano e leggono sono quelle che poi moltiplicano il racconto. Il potere dell’informazione è connesso alla sua fruizione, cioè ai destinatari cui si rivolge. Il mezzo è ben più che il messaggio rispetto ai codici ormai “analogici” di Herbert Mashall McLuhan (The Medium is the message).

Si tende ormai ad attribuire una certa dose di veridicità a una data notizia in relazione al numero di condivisioni della medesima. In quest’ottica, di rado ci si premura di effettuare ulteriori ricerche in grado di corroborare o smentire una cronaca. È ingente oggigiorno il flusso, ma altrettanto smisurata è la quantità di fake news trasmesse. Questo rapporto è particolarmente ravvisabile nell’odierna situazione di emergenza sanitaria. Il covid-19, virus dalle peculiarità sintomatiche ormai quasi universalmente note, ha inevitabilmente reclutato sempre piu “esperti del caso”, persone che scelgono di divulgare informazioni ben lungi dalle loro reali competenze in materia.

Ciò che accomuna le stesse è la pretesa di voler a tutti i costi ricercare il famoso “capro espiatorio”, in questo caso – va da sé – un “pipistrello 5G”.