L’aggiornamento della Politica di Sicurezza e Difesa Comune (in sigla PSDC) dell’Unione Europea ed i rapporti con la Nato sono presi in esame da un dossier della Camera del 9 novembre scorso nel quale si evidenziano i punti salienti della dichiarazione di Versailles adottata in occasione del Consiglio europeo informale (10 e 11 marzo 2022). In questa sede, i capi di Stato e di governo della UE hanno deciso di voler assumere maggiori responsabilità per la sicurezza degli Stati membri.
Con riferimento alla difesa – si legge nel dossier - il Consiglio europeo ha convenuto di: 1) incrementare le spese per la difesa, destinando una quota significativa agli investimenti, con particolare attenzione alle carenze strategiche individuate e sviluppando le capacità di difesa in modo collaborativo all'interno dell'Unione europea; 2) mettere a punto ulteriori incentivi per stimolare gli investimenti degli Stati membri in progetti comuni e appalti congiunti in materia di capacità di difesa; 3) investire ulteriormente nelle capacità necessarie per condurre l'intera gamma di missioni e operazioni, anche investendo in cyber-sicurezza e connettività spaziale; 4) promuovere sinergie tra ricerca e innovazione nell'ambito civile, della difesa e dello spazio, e investire nelle tecnologie critiche ed emergenti e nell'innovazione per la sicurezza e la difesa; 5)
adottare misure per rafforzare e sviluppare l'industria della difesa, comprese le PMI.
La dichiarazione di Versailles indica, inoltre, che l'Unione deve prepararsi al meglio alle sfide che emergono repentinamente provvedendo a: 1) proteggersi da una guerra ibrida in continua crescita, rafforzando la cyber-resilienza, proteggendo le infrastrutture – in particolare quelle critiche – e combattendo la disinformazione; 2) rafforzare la dimensione di sicurezza e di difesa delle industrie e delle attività spaziali; 3) accrescere la mobilità militare in tutta la UE.
Successivamente, il Consiglio europeo straordinario del 30 e 31 maggio 2022, ha adottato delle conclusioni in materia di sicurezza e difesa nelle quali, in particolare, ha invitato il Consiglio stesso ad esaminare: A) misure volte a sostenere gli appalti congiunti nel settore della difesa per ricostituire le scorte, in particolare alla luce del sostegno fornito all'Ucraina, nonché uno strumento a breve termine volto a rafforzare le capacità industriali europee nel settore della difesa mediante appalti congiunti volontari; B) lo sviluppo di una capacità dell'UE in materia di programmazione strategica, appalti e coordinamento nel settore della difesa, in complementarietà con la NATO; C) ulteriori misure per individuare le capacità produttive attuali e quelle supplementari necessarie; D) l'attuazione accelerata dei progetti sulle infrastrutture di mobilità militare; E) un ruolo rafforzato della Banca europea per gli investimenti (BEI) a sostegno della sicurezza e della difesa europee.