Digitalizzazione: la "Strategia Cloud" dell'Italia

09 ottobre 2023

Di Giuseppe Leone

Il processo di digitalizzazione di pubbliche amministrazioni, imprese, istituzioni scolastiche e sanitarie - in pratica di quasi tutte le attività umane - procede in modo più o meno spedito in tutto il mondo ed il nostro Paese non può e non  intende restare indietro verso la modernizzazione delle sue strutture. In questa ottica è stato varato il Piano "Italia digitale 2026" (a cura del Dipartimento per la trasformazione digitale) che ha lo scopo di tenere al passo con l'evoluzione dei tempi, da qui al 2026, le strutture pubbliche italiane.


Obiettivo principale del Piano è quello di rendere la Pubblica Amministrazione - si legge in un documento - "la migliore alleata di cittadini ed imprese",  con un'offerta di servizi sempre più efficienti e facilmente accessibili da parte di tutti. Per ottenere i risultati prefissati si intende agire su due fronti.  Da un lato sugli aspetti di "infrastruttura digitale" - spingendo la migrazione verso i cloud delle amministrazioni, accelerando l'inter-operabilità tra gli enti pubblici, snellendo le procedure secondo il principio 'once only' (ovvero le pubbliche amministrazioni devono evitare di chiedere ai cittadini ed alle imprese informazioni già fornite in precedenza) e rafforzando le difese di cybersecurity -, dall'altro vengono estesi i servizi ai cittadini, migliorando l'accessibilità agli stessi ed adeguando i processi prioritari delle amministrazioni centrali agli standard condivisi da tutti gli Stati membri dell'Unione Europea.


Per rendere tutto questo realmente funzionale alla transizione digitale dell'Italia - sottolinea il documento - gli interventi previsti  sono accompagnati da iniziative di supporto per l'acquisizione e l'arricchimento delle competenze digitali.
Sempre nell'ambito di "Italia digitale 2026", si evidenzia qual è la "Strategia Cloud" del nostro Paese, sempre realizzata a cura del Dipartimento per la trasformazione digitale insieme con l'Agenzia per la cybersicurezza nazionale (ACN) che contiene gli indirizzi strategici per il percorso di migrazione verso il cloud di dati e servizi digitali della Pubblica Amministrazione. Questa strategia risponde - si legge in un documento - a tre sfide principali: 1) assicurare l'autonomia tecnologica dell'Italia; 2) garantire il controllo sui dati; 3) aumentare la resilienza dei servizi digitali. 
In coerenza con gli obiettivi del PNRR viene quindi tracciato un percorso definitivo per accompagnare circa il 75 per cento delle Pubbliche Amministrazioni italiane nella migrazione dei dati e degli applicativi informatici verso un ambiente cloud.


In particolare, mediante l'approccio "cloud first", si vuole guidare e favorire l'adozione sicura, controllata e completa delle tecnologie cloud da parte del settore pubblico, in linea con i principi di tutela della privacy e con le raccomandazioni delle istituzioni europee e nazionali. In questo modo - sottolinea il documento - le infrastrutture digitali saranno più affidabili e sicure e la Pubblica Amministrazione potrà rispondere in modo organizzato agli attacchi informatici, garantendo continuità e qualità nella fruizione di dati e servizi.
L'attuazione di questa strategia, inoltre, prevede l'adozione di un regolamento da parte dell'Agenzia per l'Italia Digitale finalizzato a definire i criteri ed i passi operativi per la sua adozione da parte delle amministrazioni italiane.