L'Italia per un'Europa pronta per l'era digitale

17 luglio 2023

Di Giuseppe Leone

E' stata presentata nei giorni scorsi al Parlamento, a cura del ministro per gli Affari europei, il Sud, le politiche di coesione e il PNRR Raffaele Fitto, la "Relazione programmatica sulla partecipazione dell'Italia all'Unione Europea" per l'anno in corso. Un corposo dossier che contiene anche un'ampia sezione dedicata alle nuove tecnologie , in particolare il digitale.


In questa parte del documento, sotto il titolo "Un'Europa pronta per l'era digitale", vengono affrontati i temi connessi alle enormi potenzialità - ma anche ai pericoli - che si legano allo sviluppo del processo di digitalizzazione. "Le nuove tecnologie digitali - si legge nel dossier - hanno assunto un ruolo centrale nella vita delle persone" e, in questa prospettiva, la strategia elaborata in sede di Unione Europea, ha "come obiettivo quello di garantire che questo straordinario processo di trasformazione vada a beneficio dei cittadini e delle imprese e avvenga nel rispetto dei valori" che sono alla base della  stessa UE. La transizione digitale - si sottolinea - dovrà allo stesso tempo contribuire a raggiungere l'obiettivo di un'Europa neutra dal punto di vista climatico entro il 2050.


L'evoluzione del processo di trasformazione digitale richiederà - prosegue il documento - un quadro normativo di riferimento capace di rispondere in modo adeguato alle esigenze emergenti dalle nuove frontiere digitali sia in termini di tutela che di responsabilità riguardo alla e-privacy ed ai danni derivanti da prodotti difettosi e da intelligenza artificiale, nonché alle particolari forme di protezione sociale che riguardano le piattaforme di lavoro digitali.


Requisito fondamentale perché l'Europa sia davvero pronta per l'era digitale - afferma il dossier del ministro Fitto - sarà lo sviluppo delle competenze. Tra le iniziative di cooperazione in ambito UE volte a stimolare l'acquisizione delle stesse per favorire la transizione digitale e promuovere la competitività delle imprese viene esaminata quella connessa all'istituzione e all'attuazione dell'Anno europeo delle competenze 2023 che vede, tra le sue principali finalità la riqualificazione ed il miglioramento delle competenze della forza-lavoro e l'attrazione nell'Unione Europea di risorse umane dotate delle giuste competenze.


"La democrazia, la società e l'economia - sottolinea il documento del governo - dipendono oggi in modo inscindibile dal digitale e proprio per questa ragione è indispensabile poter disporre di strumenti digitali e connettività sicuri ed affidabili". IL tema dalla cybersicurezza - si afferma inoltre - rappresenta un nodo centrale della transizione digitale: Duw gli aspetti fondamentali e complementari: quello oggettivo-strumentale della cybersicurezza dei componenti hardware e software e quello più strettamente legato all'interazione tra individuo e strumenti del digitale, declinato in termini di rafforzamento delle competenze alla base della crescente necessità a livello globale di disporre di un numero sempre più elevato di esperti e specialisti dotati per l'appunto delle necessarie competenze in tema di cybersicurezza e di una valida formazione multidisciplinare.


In questa parte della relazione al Parlamento si sottolinea come la crisi legata alla pandemia da Covid-19 prima e poi quella connessa al conflitto in Ucraina abbiano evidenziato l'importanza di avere a disposizione strumenti adeguati capaci da un lato di rafforzare la leadership tecnologica e dall'altro di contrastare gli effetti negativi delle due crisi citate sul funzionamento del mercato interno europeo.