Quattro orientamenti per completare il modello digitale UE

di Luciano Floridi, Giusella Finocchiaro e Oreste Pollicino

13 gennaio 2022

Il 2021 è stato un anno di grandi trasformazioni sociali, tecnologiche e normative, soprattutto in riferimento alla delineazione sempre più precisa di un modello digitale europeo.
A livello legislativo, si sono aperti in Europa alcuni cantieri, in particolare quelli sul Digital Service Act, Digital Market Act e Artificial Intelligence Act. Non si chiuderanno nel 2022, ma l’anno appena iniziato sarà decisivo per capire se sarà mantenuta la promessa di una società digitale europea in grado sia di essere coerente con le sue radici etiche e costituzionali, e quindi di natura regolatoria, sia di saper dialogare, a livello geopolitico, con interlocutori che si muovono lungo traiettorie diverse e spesso divergenti. Si pensi soprattutto all’approccio statunitense, auto-regolatorio e basato sull’antitrust, e a quello cinese, dirigistico e basato sul capitalismo di stato.
Il contributo individua almeno quattro orientamenti fondamentali che potrebbero indirizzare con successo il processo europeo nella direzione appena tracciata.