31 marzo 2023
E’ del 30 marzo il provvedimento con cui il Garante per la protezione dei dati personali ha deliberato in via di urgenza la limitazione provvisoria nel territorio italiano al trattamento dei dati personali effettuato da Open AI LLC tramite il servizio di ChatGPT.
La mancanza di una informativa agli utenti e l’assenza di una base giuridica che giustifichi la raccolta e la conservazione di dati personali sono le ragioni alla base del provvedimento in esame.
Il Garante ha inoltre riscontrato che “il trattamento di dati personali degli interessati risulta inesatto in quanto le informazioni fornite da ChatGPT non sempre corrispondono al dato reale” e ha rilevato come l’assenza di filtri per i minori di anni 13 rischi di esporre gli stessi “a risposte assolutamente inidonee rispetto al grado di sviluppo e autoconsapevolezza”.
Open AI avrà sino al 20 aprile per comunicare le misure adottate, pena una sanzione fino a 20 milioni di euro.
In esecuzione del provvedimento dell’Autorità, la Società statunitense, ha provveduto a sospendere l’accesso al servizio Chat GPT in Italia. La pagina del sito “chat.openia.com”, irraggiungibile dal nostro Paese, riporta la seguente dichiarazione:
"We regret to inform you that we have disabled ChatGPT for users in Italy at the request of the Italian Garante.
We are issuing refunds to all users in Italy who purchased a ChatGPT Plus subscription in March. We are also temporarily pausing subscription renewals in Italy so that users won't be charged while ChatGPT is suspended.
We are committed to protecting people's privacy and we believe we offer ChatGPT in compliance with GDPR and other privacy laws. We will engage with the Garante with the goal of restoring your access as soon as possible.
Many of you have told us that you find ChatGPT helpful for everyday tasks, and we look forward to making it available again soon”.