07 luglio 2021
1998. Stavo facendo il Sindaco di Pesaro da 6 anni. Mia figlia aveva raggiunto la maggiore età. Una data che posso toccare con i ricordi, non così lontana da dovermi impegnare per rimettere insieme i pezzi come se si trattasse di un puzzle ancora del tutto indistinto. 1998, non riesco a togliermelo dalla testa in questi giorni. Batte come un martello sulle tempie. La vergognosa (perché non mi viene una parola più infamante?) vicenda che ha coinvolto, si stima, 150 mila bambini figli di nativi del territorio oggi chiamato Canada si è protratta fino al 1998. Dal 1863 al 1998. Ed è stato tutto legale. Legale capite! Del resto a che serve altrimenti il diritto? Il Gradual Civilization Act del 1857 legalizzò la pratica per cui le famiglie dei nativi dovevano consegnare i loro figli alle scuole cristiane (povero Gesù!) sradicandoli dai loro affetti, dalla loro casa, dai loro costumi e dalla loro cultura. Alla morte dei genitori di questi bambini le loro proprietà passavano per legge alle suddette scuole (faith and business are usual). Ovviamente la legalità del tutto era supportata da un'altra mirabile legge, il Federal Indian Act del 1874 che codificava ( ma credo che potrei scrivere codifica perché non mi risulta sia stato abrogato) “ l’inferiorità morale e legale degli indigeni”. Ad essi come norma di chiusura venne poi applicata anche la legge del 1933 per la “sterilizzazione forzata”; grande idea medica nata, manco a dirlo, negli USA ai primi del 1900. Ma ciò che mi impressiona non è solo la brutale infamia di queste pratiche, ho fatto politica, qualche libro di storia l’ho letto. La brutalità degli stermini di massa ha marchiato a sangue la “ civilizzazione” del Sud America, la nascita e la crescita degli USA, l’assestamento del potere dopo le rivoluzioni europee e asiatiche, fino al genocidio armeno. Ma è quel 1998 che mi sconvolge. Quanti sermoni avranno sentito dal pulpito i credenti canadesi fino al 1998. Quante tirate moralistiche avranno visto protagonisti leader politici di quel paese sui diritti umani, sulla democrazia fino al 1998 e dopo. Quante maestà britanniche si sono susseguite e hanno visitato quel paese del Commonwealth. E parliamo di bambini. Bambini che ora riemergono senza nome dalla terra. Ho smesso di credere da parecchio tempo all’utilità e credibilità del tribunale internazionale dell’Aia. Mi sono detto, quando vedrò chiamati alla sbarra Bush junior e Blair per la seconda guerra all’Iraq mi ricrederò. Oggi vi si aggiunge questo scenario orribile “senza colpevoli”. Gli ultimi che mi risulta siano passati per quelle aule sono i responsabili delle pulizie etniche portate avanti nella guerra dei Balcani. Le date coincidono. Ma viene da dire che se si approfondisce davvero la vicenda dei nativi canadesi protrattasi fino al 1998, quelli risultano dilettanti allo sbaraglio. Pericolosi criminali dilettanti allo sbaraglio. Morale. Lanciare grandi alleanze democratiche fondate sulla superiorità morale è già pericoloso di per se perché gli Stati etici sono qualcosa di molto diverso dall’etica. Ma soprattutto bisogna avere le carte in regola, non basta la gran cassa mediatica e l’informazione addomesticata. Mi sembra questione su cui meditare.