Ig Nobel 2023: la scienza esilarante

19 settembre 2023

Di Serena Ricci

Dal 1991 la rivista scientifica “Annals of Improbable Research(AIR)” e il suo direttore Marc Abrahams, ogni anno selezionano articoli riguardanti studi scientifici bizzarri e attribuiscono a dieci ricercatori autori di ricerche assurde un premio satirico: l’ Ig Nobel. A differenza dei premi Nobel, che solitamente vengono annunciati il mese successivo, la versione divertente celebra aree di ricerca insolite che “fanno ridere, poi pensare”. I riconoscimenti sono presentati al pubblico e consegnati anche dai vincitori di veri Nobel, nel corso di una cerimonia di gala che si svolge presso il Sanders Theatre dell'Università di Harvard, co-patrocinata dalla Harvard Computer Society, dalla Harvard-Radcliffe Science Fiction Association e dalla Harvard-Radcliffe Society of Physics Students. Gli Ig Nobel non prevedono un premio in denaro e l’assegnazione segue a pochi giorni di distanza le "Ig Informal Lectures" (lezioni informali) al Massachusetts Institute of Technology (MIT), durante le quali i ricercatori premiati possono illustrare i risultati e l'importanza dei propri studi. 


Singolari i vincitori del 2023: per   l'ingegneria meccanica un team di studiosi della Rice University negli Stati Uniti, ha realizzato la rianimazione di ragni morti da utilizzare come strumenti di presa meccanica. Utilizzando un approccio “necrobotico”, è stata creata una pinza a forma di ragno che oltretutto può fungere da dispositivo portatile e mimetizzarsi negli ambienti esterni.

Jan Zalasiewicz dell'Università di Leicester, ha vinto il premio Ig Nobel per la chimica e la geologia per aver spiegato per quale motivo a molti scienziati piace leccare le rocce. Mentre il geologo italiano del XVIII secolo, Giovanni Arduino, usava il gusto per identificare rocce e minerali, i moderni geologi usano la lingua “perché una superficie bagnata mostra le particelle minerali meglio di una asciutta”. Per la salute pubblica il sudcoreano Seung-min Park della Stanford University School of Medicine, si è aggiudicato il riconoscimento mediante lo sviluppo di una toilette intelligente che utilizza varie tecnologie per monitorare i segni di malattie dei rifiuti umani, strumento prezioso per l’analisi della salute delle persone a distanza. Bieito Fernández Castro, dell'Università di Southampton (Regno Unito) ha conseguito l’IG Nobel per la fisica per aver dimostrato che l'attività sessuale delle acciughe, che si riuniscono ogni notte al largo delle coste nord occidentali della Spagna, contribuisce alla miscelazione delle acque marine, favorendo la crescita del fitoplancton.

Di grande interesse la ricerca di un gruppo di studiosi provenienti da Argentina, Colombia, Spagna, Usa, Cina e Cile che ha consentito loro di conseguire il premio per la comunicazione monitorando alcune persone in grado di parlare al contrario. Il fenomeno del mirror speaking è stato oggetto di studio sin dagli anni ‘80 da parte di un neurologo di Reggio Emilia, Renato Cocchi, che aveva evidenziato, nei soggetti con tale capacità, uno sviluppo avanzato dell’emisfero destro del nostro cervello, sede della creatività, dell’irrazionalità, delle abilità artistiche. I vincitori dell’IG Nobel hanno scoperto un’effettiva differenza in alcune regioni cerebrali e una maggiore connettività, oltre che per materia grigia, dei mirror speakers. L’Ig Nobel per l’educazione è stato assegnato, grazie ad uno studio sulla noia, ad un team di ricercatori di Canada, Cina, Regno Unito, Paesi Bassi, Irlanda, Usa e Giappone per aver scoperto che l’aspettativa di una lezione noiosa la renderà tale, ma anche che, se gli studenti vedono i loro insegnanti annoiati, saranno meno motivati. L’Italia, quest’anno assente, si è però aggiudicata l’anno scorso il premio per l’economia, quando Alessandro Pluchino, Alessio Emanuele Biondo e Andrea Rapisarda, del Dipartimento di Fisica all’Università di Catania, hanno spiegato matematicamente perché “spesso sono le persone più fortunate, e non quelle più talentuose, ad avere successo nella vita”. 


E’ gratificante la scienza anche quando è divertente, ma mai sottovalutare un ricercatore eccentrico: Andrej Gejm, Professore di fisica all'Università di Manchester, premiato con l'Ig Nobel nel 2000 (insieme a sir Michael Berry) per la dimostrazione della rana volante derivante dalle ricerche sulla levitazione diamagnetica, nel 2010 vinse il Nobel (vero) per le proprie ricerche sul grafene.