La scuola digitale: un viaggio che attraversa le montagne

01 dicembre 2021

Di Serena Ricci

Chi non ricorda il John Lennon Educational Tour, studio di registrazione itinerante, nato negli USA nel 1998 su iniziativa di Yoko Ono, moglie del mitico Lennon, per dare agli studenti la possibilità di registrare e produrre musica gratuitamente e non a fini commerciali, giunto in Italia nell’ottobre del 2014?
Con dimensioni più ridotte, rispetto ai 21 metri e mezzo del tir musicale, il Digital School Bus è nato da un’idea di Italo Ravenna, maestro elementare di Borgo Val di Taro, in provincia di Parma, che nel 2013 ha conosciuto a Cork lo staff del John Lennon Educational Bus. Il docente ha dato inizio ad una didattica itinerante nei paesi dell’interno dell’Appennino piacentino e parmense con l’intento di far avvicinare alle nuove didattiche e tecnologie i giovani della scuola primaria e secondaria di primo grado, contrastando anche il fenomeno dello spopolamento di alcune aree montane e la dispersione scolastica. 
Il tentativo virtuoso del maestro, esperto di media education, è quello di modernizzare la scuola sia orientando e invogliando gli studenti alla digitalizzazione, sia consentendo ai docenti di accedere ad una formazione realizzata con l’aiuto di un gruppo di animatori digitali, appartenenti all’equipaggio del Digital School Bus. 
Per quanto riguarda gli studenti, salendo sulla navetta elettrica, avranno l’opportunità di far volare un drone, di impiegare i visori di realtà aumentata per vivere esperienze tridimensionali virtuali, potranno imparare a conoscere e a programmare robot e sperimentare, da protagonisti, l’universo digitale di web radio e podcast.

Gli amanti dello spazio potranno inoltre cimentarsi nella simulazione di una perlustrazione della superficie di un pianeta mediante un rover, sulla scorta di Perseverance. È stato proprio uno studente di tredici anni della Virginia a suggerire il nome del rover marziano, vincendo tra ventottomila studenti americani nella competizione indetta dalla NASA per battezzare il gemello di Curiosity del programma Mars2020. La perseveranza del maestro Italo Ravenna gli ha invece permesso di promuovere il progetto di digitalizzazione scolastica “on the road” partendo dalla scuola Primaria di Ponte dell’Olio (Piacenza) e coinvolgendo i 23 plessi scolastici dell’Appennino emiliano. L’iniziativa è stata sostenuta non soltanto dai sindaci dei Comuni coinvolti, ma anche dal Presidente della Regione, Stefano Bonaccini: “Se oggi un mezzo completamente ecosostenibile inizia a viaggiare e a portare nelle scuole dell’Appennino una misura di formazione al digitale innovativa e originale, è grazie alla sensibilità di tutte le persone coinvolte nell’iniziativa”. Il progetto rappresenta perfettamente la strategia che la Regione Emilia-Romagna ha adottato per lo sviluppo delle Aree interne, consentendo di accorciare le distanze territoriali e garantendo pari diritti, senza lasciare indietro nessuno e avvicinando le generazioni di studenti e docenti. In vista degli Stati generali della Scuola Digitale, che si terranno a Bergamo nelle giornate del 26 e del 27 novembre prossimi e che verteranno sull’utilizzo dei fondi della NextGenerationEU, sul ruolo della didattica nel processo formativo dei giovani dopo la crisi pandemica, sulle condizioni attuali e sulle trasformazioni necessarie nelle strutture e infrastrutture per la scuola, il maestro Italo ha senza dubbio fornito uno spunto interessante per un investimento nella digitalizzazione scolastica.