Stiamo vivendo ormai da più di un anno una situazione mondiale di crisi dovuta principalmente alla guerra in corso in Ucraina. Tempi difficili che richiedono nervi saldi ed una preparazione militare sempre più adeguata agli scenari attuali. E' in questo contesto che si è svolta la prima delle due edizioni annuali del più importante ciclo addestrativo della nostra Marina Militare denominato "Mare Aperto".
L'esercitazione, iniziata il 13 aprile scorso e terminata il 6 maggio, è stata una vera, articolata e complessa palestra addestrativa "a forte connotazione multidominio e multiminaccia" che ha visto - si legge in un comunicato della Marina Militare - "l’impiego reale dell’intera flotta in uno sfidante scenario simulato, ispirato al massimo realismo". Un modello addestrativo flessibile e modulare, costantemente affinato negli anni e perfettamente attagliato alle esigenze di impiego della Marina Militare definite dal suo capo di Stato Maggiore, ammiraglio di squadra Enrico Credendino.
Questa edizione è stata caratterizzata da un impiego massiccio di personale (circa 6.000 militari), mezzi e capacità della Marina Militare. Ad integrare le forze in campo, anche quest’anno, - sottolinea il comunicato - si è registrata una significativa presenza multinazionale, con ben 23 nazioni – 13 NATO e 10 Partner – rappresentative di 5 continenti, che hanno partecipato all'esercitazione con "navi, aeromobili da pattugliamento marittimo, team specialistici per le contromisure mine ed anche una batteria di artiglieria ad alta mobilità per la manovra anfibia (High Mobility Artillery Rocket System – HIMARS)".
Altrettanto consolidato il supporto interforze di componenti dell’Esercito Italiano, integrate nella Forza da Sbarco della Marina che, insieme a reparti del Reggimento Lagunari Serenissima, hanno conseguito "la Initial Operational Capability Plus della Capacità Nazionale di Proiezione dal Mare (CNPM) col supporto abilitante delle capacità multidimensionali e multidisciplinari della forza navale".
Inoltre - informa la Marina - sono state anche sviluppate interazioni addestrative coordinate con mezzi e personale dell’Aeronautica Militare (i cui velivoli hanno arricchito gli eventi addestrativi di difesa aerea), dell’Arma dei Carabinieri (per lo sviluppo di eventi addestrativi di monitoraggio ambientale), e del Corpo della Guardia di Finanza, per attività congiunta "nel campo del law enforcement nella dimensione marittima". L'esercitazione, comunque, non ha frenato il contributo che la Marina Militare fornisce per la salvaguardia della sicurezza della navigazione, infatti le unità Cacciamine impegnate nella "Mare Aperto" hanno localizzato e provveduto a rendere inoffensivi 6 ordigni risalenti al secondo conflitto mondiale.
Le attività svolte durante il ciclo addestrativo hanno anche compreso temi relativi alla tutela dell’ambiente marittimo e al soccorso a popolazioni colpite da calamità naturali, con la collaborazione di personale della Protezione Civile per l’allestimento di un Posto Medico Avanzato presso l’isola di La Maddalena. Anche in questa edizione - si legge nel comunicato - "importante e proficua è stata la partecipazione di diverse realtà inter-istituzionali e inter-agenzia tra le quali il Centro Studi Internazionali (Ce.Si.), il Centro Studi di Geopolitica e Strategia Marittima (CESMAR), il Corpo delle Infermiere Volontarie della Croce Rossa Italiana", nonché di studenti e docenti universitari e di associazioni di categoria rientranti nel cluster marittimo quali Confitarma e Assarmatori.