01 settembre 2023
In data 15 giugno il NIS Cooperation Group ha pubblicato la seconda relazione sui progressi compiuti dagli Stati membri nell’attuazione del pacchetto di strumenti dell’UE sulla cibersicurezza 5G. La relazione fornisce una panoramica aggiornata sullo stato di attuazione degli strumenti da parte degli Stati prevedendo specifiche misure e raccomandazioni, tra le quali il conferimento di maggiori poteri normativi per il controllo sull’approvvigionamento e l’implementazione della rete, nonché delineando le possibili iniziative per promuovere una catena di fornitura 5G sostenibile e diversificata al fine di evitare rischi sistemici e di dipendenza a lungo termine.
Il rapporto NIS evidenzia il “chiaro rischio di persistente dipendenza da fornitori ad alto rischio nel mercato interno con impatti negativi potenzialmente gravi sulla sicurezza degli utenti e delle aziende in tutta l’UE e sulle infrastrutture critiche dell’UE”. La Commissione UE, fortemente preoccupata dalle risultanze emerse dal Rapporto, ha pubblicato una Comunicazione su come il pacchetto di strumenti sia stato attuato negli Stati membri evidenziando come le decisioni adottate dagli Stati membri per limitare o escludere fornitori ad alto rischio siano giustificate e conformi al 5G Toolbox. Fatte salve le competenze degli Stati membri in materia di sicurezza nazionale, la Commissione ha inoltre applicato i criteri del Toolbox per valutare le esigenze e le vulnerabilità dei propri sistemi di comunicazione aziendale e di quelli di altre istituzioni, organi e agenzie europee, nonché l'attuazione dei programmi di finanziamento dell’Unione alla luce degli obiettivi politici generali dell’Unione.