15 aprile 2022
Tra i vari processi digitalizzazione del settore pubblico, quello che riguarda la giustizia è indubbiamente il più complesso e questo spiega anche perché sia il meno avanzato. La incomparabilmente maggiore complessità della digitalizzazione della giustizia è certamente dovuta alla delicatezza dei dati che vi sono coinvolti e alle implicazioni che l’informatizzazione, a vario titolo, di attività, quali quelle giurisdizionali, così fondate sul fattore umano porta con sé.
Ma l’innovazione, ben guidata, può contribuire a un netto miglioramento della qualità dell’attività giurisdizionale, ponendo il digitale al servizio della giustizia. Non si tratta, almeno per ora, di pensare la giustizia come digital by design ma, più limitatamente, di innovarne forme e modi, rendendo la capacità trasformativa del digitale un fattore di progresso e miglioramento dell’attività giurisdizionale, a beneficio di tutti gli attori coinvolti.
Il Contributo offre un’analisi dei progetti delineati nel PNRR con particolare riferimento alle applicazioni della digitalizzazione nel settore della giustizia dedicando una riflessione particolare al bilanciamento tra accesso al dato, pubblicità dei provvedimenti giudiziari e privacy.