Come Nick Marshall, il protagonista di “What women want”, che grazie ad un incidente domestico sviluppa il potere di leggere nella mente esclusivamente femminile, la trasmissione del pensiero (telepatia) tra cervelli umani o tra cervelli tramite computer (brain-computer interface o BCI), è sempre stata oggetto di studio e di curiosità.
Nel 2014 un team di ricercatori di Starlab Barcelona, composto da neuroscienziati e ingegneri robotici, utilizzando una BCI, ha trasmesso un breve messaggio da un mittente in India a un destinatario in Francia. L’elemento nuovo dell’esperimento è stata la connessione del pensiero ad un altro cervello umano.
Il giovane ricercatore di Delhi Arnav Kapur, che attualmente sta completando il suo dottorato al MIT, dove studia Media Arts e Sciences presso il MIT Media Lab, ha creato Alter Ego, un dispositivo che consente di comunicare con macchine e persone senza parlare, o meglio, articolando parole interne, col pensiero dunque, utilizzando l’IA.
L’ideatore, che ha all’attivo diverse invenzioni quali un drone stampabile in 3D, una piattaforma per misurare l'espressione genica su larga scala e un dispositivo che aiuta nella riabilitazione dei non vedenti (Drishti), è stato annoverato nella lista dei 100 migliori inventori del 2020 per la rivista TIME. Studia come rendere l'intelligenza artificiale un'estensione diretta delle nostre capacità invece di sostituire gli esseri umani.
A tal fine il dispositivo inventato da Arnav è indossabile e consente di trascrivere il discorso articolato internamente di un utente e di trasmetterlo attraverso la conduzione ossea nel cranio, consentendo agli esseri umani di comunicare con computer o altre persone senza parlare. Uno degli obiettivi principali di questo progetto è rendere più semplice la comunicazione per le persone con disturbi del linguaggio dovuti a patologie quali la SLA (sclerosi laterale amiotrofica) e la SM (sclerosi multipla). Alter Ego cattura i segnali neuronali periferici quando gli articolatori vocali interni vengono attivati volontariamente da un utente per trasmettere e ricevere informazioni da e verso un dispositivo informatico o qualsiasi altra persona, senza scollegare l'utente dal suo ambiente e senza violarne la privacy.