“Viola”, la Giovanna D’Arco che ci accompagna a casa

24 luglio 2023

Di Serena Ricci

Il termine "femminicidio", quale forma estrema di violenza di genere, è stato utilizzato per la prima volta da Diana Russell, nel 1976, nella campagna per la costruzione di un tribunale internazionale sui crimini contro le donne, che culminò con un meeting a Bruxelles per la denuncia di tutte le forme di discriminazione e oppressione subite dalle donne.

Il concetto è stato poi ampliato da Marcela Lagarde, antropologa e politica messicana che nel 1997 comprese nel femminicidio anche la violenza “istituzionale” che si verifica quando le autorità omettono di attivarsi o sono negligenti o, in casi estremi, collaborano con gli assassini, provocandone l'impunità o negando alle donne e alle loro famiglie l'accesso alla giustizia. In Italia, dopo l’istituzione della Commissione d'inchiesta parlamentare sul femminicidio del 2017 e il Codice Rosso del 2019, finalizzato a velocizzare le procedure di protezione delle donne in caso abbiano presentato denuncia alle autorità competenti, su iniziativa del Governo in carica è stato assegnato alla Camera dei deputati, lo scorso 12 luglio, il disegno di legge recante “Disposizioni per il contrasto della violenza sulle donne e della violenza domestica”. Frutto del lavoro di tre ministeri (interni, pari opportunità e famiglia, giustizia) il provvedimento prevede un inasprimento delle misure cautelari e un pool di magistrati dedicato alla materia oltre a processi più veloci per rendere più severe le norme contro la violenza sulle donne. Uno strumento digitale per la lotta al femminicidio (o per lo meno alla sua prevenzione) lo ha ideato una giovane psicologa, Laura De Dilectis, con la creazione di “Viola walk home”, un servizio di videochiamate su Instagram, sempre attivo, finalizzato ad accompagnare le ragazze a casa quando rientrano da sole di notte.

L’idea è nata a seguito dell’ennesimo episodio di violenza verificatosi nel quartiere londinese di Brixton in cui una donna, Sarah Everard, nel percorso per rientrare a casa la sera, è stata vittima di stupro e di omicidio. La De Dilectis ha quindi lanciato una call to action sul proprio profilo Instagram, “Donnexstrada”, proponendo alcuni punti cardine del progetto: dalla mappatura delle strade più sicure, al taxi sospeso accessibile a chi non se lo può permettere (lasciando due euro a testa), al bus notturno con personale formato, alla presa sul bus per ricaricare il telefono (come nelle altre città europee).

Il servizio si attiva collegandosi a @ViolaWaklHome e scrivendo un messaggio. La videochiamata viene registrata (prenotabile anche in anticipo) generando una prova audiovisiva con la quale l'utente può scegliere se denunciare o meno il reato in caso di aggressione. Inoltre è prevista una connessione con le Forze dell'ordine, in caso di emergenza, direttamente dalla schermata della videochiamata e, grazie alla geolocalizzazione, l’intervento può avvenire con la massima precisione e rapidità. Sono stati coinvolti nello sviluppo di tale servizio 150 volontari da tutta Europa che parlano diciassette lingue e sono stati creati anche 100 Punti Viola, luoghi di rifugio e rete di supporto su tutto il territorio. A dicembre 2022 l’ideatrice di “Viola walk home” ha ricevuto a Bruxelles il premio Woman in Business – Women of Europe Awards 2022, assegnato alle personalità femminili che contribuiscono ad azzerare il gender gap e a eliminare le discriminazioni.

A luglio 2023 ha inoltre ritirato il Myllenium Award, rivolto ai giovani under 30 per valorizzare le eccellenze in termini di creatività e innovazione per aver creato la miglior startup a impatto sociale.