I’m a Barbie STEM-girl: il progetto per rompere gli stereotipi
Quasi 10 anni prima del film con Margot Robbie, uno spot Mattel rompeva lo stereotipo della bambola bionda, sempre truccata e con il dorso del piede curvo destinato ad indossare solo tacchi vertiginosi
Uno spot della Mattel del 2015 dal titolo "Imagine The Possibilities" sfatava il mito della Barbie, donna perfetta, sempre truccata e con il dorso del piede curvo destinato ad indossare soltanto tacchi alti, dando la possibilità a tutte le bambine di giocare con l’iconica bambola consentendo loro di esplorare il proprio potenziale illimitato, immaginando di essere qualunque persona, di fare qualunque mestiere.
In occasione della giornata internazionale della donna, le Nazioni Unite hanno lanciato un appello diretto alla focalizzazione sul persistente divario di genere nell'accesso digitale che impedisce alle donne di sfruttare appieno il potenziale della tecnologia. Le donne sono sottorappresentate nell'istruzione e nelle carriere STEM (Science, Technology, Engineering and Mathematics ) e dunque ostacolate nella partecipazione alla progettazione tecnologica e alla governance.
In Italia, tra gli interventi previsti dal PNRR, per la parte di competenza del Ministero dell’Istruzione, è da annoverare il programma “Futura - La scuola per l’Italia di domani”, cornice che collega le diverse azioni attivate grazie a risorse nazionali ed europee per una scuola innovativa e inclusiva. Per il 2023 seicentosessanta milioni di euro, provenienti dal PNRR, sono stati destinati dal Ministero dell'istruzione e del merito per la realizzazione di percorsi formativi di potenziamento e di orientamento verso le discipline STEM, realizzati con particolare riferimento alle studentesse, per la ricostituzione del Comitato Unico di Garanzia per le pari opportunità (Cug) e per il nuovo bando (IV edizione) per il 2023 del concorso “STEM femminile plurale”. Quest’ultimo è riservato alle scuole superiori di I e II livello per promuovere la realizzazione di due progetti da presentare entro il 9 maggio prossimo: il primo (Entra nel gioco) è finalizzato a creare un gioco con il quale favorire la partecipazione e la condivisione dell’importanza di applicarsi nel campo delle discipline STEM, da parte soprattutto delle bambine e delle ragazze, che metta in evidenza anche il nesso tra discipline scientifiche e umanistiche; il secondo (Essere o non essere) ha l’obbiettivo di ribadire l’importanza dello studio delle materie STEM per poter esercitare autonomamente una cittadinanza attiva, mettersi al riparo dai rischi che le nuove frontiere tecnologiche ci presentano, e incidere positivamente sulla transizione digitale promuovendo l’inclusione femminile nelle discipline scientifiche.
Sebbene il concorso sia stato annunciato l’8 marzo per la festa della donna, in realtà ha come scopo primario quello di sensibilizzare tutti gli studenti all’educazione e al rispetto e di incentivare l’approfondimento delle discipline scientifiche a prescindere dall’appartenenza di genere, per le loro ricadute sulla crescita sociale ed economica del Paese.
Inoltre, allo scopo di monitorare e conseguire le pari opportunità, il Ministero dell’Istruzione e del merito ha inoltre in progetto di ricostituire il Cug con funzione consultiva e propositiva e di garanzia del benessere organizzativo del lavoro pubblico. Un organismo che potrà contribuire attivamente nel promuovere azioni a sostegno della presenza femminile la cui presidenza sarà affidata a una donna.
Alle nuove generazioni che si cimenteranno con le bambole l’immaginazione riserverà le STEM, con o senza tacchi.
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