04.07.2022 Anna Giurickovic Dato

Novità in materia di energia: il Piano REPowerEU

Il 18 maggio 2022, la Commissione europea ha presentato il Piano REPowerEU, con il quale si propone di ridurre rapidamente la dipendenza dell’UE dai combustibili fossili russi, anche attraverso l'accelerazione della transizione verde.

A tal fine, il Piano mette a disposizione quasi 300 miliardi di euro (225 miliardi di euro – già resi disponibili in prestiti dal Recovery Fund – e 72 miliardi come sovvenzioni) di cui il 95% dovrebbe andare a finanziare la transizione energetica e le fonti d’energia rinnovabile, mentre il restante 5% finanzierà la realizzazione di nuove infrastrutture per il gas.

Dalla lettura dell’atto emerge una contraddizione: al fine di contrastare la crisi climatica e quella energetica, il REPowerEU impone un’accelerazione sulle fonti di energia rinnovabile; eppure, la strategia europea per il raggiungimento dell’indipendenza energetica dispone, nell’immediato, la sostituzione dei combustibili fossili russi con altri combustibili fossili. Infatti, si distinguono chiaramente due diverse fasi, una immediata e una a medio termine. Solo la seconda fase appare incentrata su rinnovabili e conversione energetica, mentre a brevissimo termine l’UE chiede agli Stati, non solo di concentrarsi sul risparmio energetico (per ora volontario), ma di compiere una serie di altre azioni, quali: prevedere investimenti mirati a sostegno della sicurezza dell’approvvigionamento e dell’infrastruttura per il gas; limitare le modifiche dell’infrastruttura petrolifera; investire su vasta scala nella rete elettrica; protrarre nel tempo, rispetto a quanto inizialmente previsto, la capacità attuale riservata al carbone; attribuire, eventualmente, anche un ruolo importante all'energia nucleare, oltre che alle risorse interne di gas.

Fatta questa premessa, vediamo ora le principali azioni previste dal Piano REPowerEU.
Innanzitutto, l’Europa punta al risparmio energetico. Risparmiare energia è fondamentale soprattutto nella prima fase, in quanto nei mesi a venire – mentre attendiamo che gli investimenti partano e divengano effettivi – sarà necessario sfruttare al meglio le scorte di energia. A tal fine la Commissione propone di innalzare al 13% l’obiettivo vincolante di risparmio energetico rispetto a quanto previsto dalla precedente proposta di direttiva sull’efficienza energetica. Inoltre, i cittadini europei sono invitati a modificare nell’immediato i propri comportamenti e gli Stati a prevedere ulteriori risparmi nell’efficienza energetica degli edifici.

L’attenzione è posta poi sulla necessaria diversificazione nell’approvvigionamento e sul sostegno ai partner internazionali. Nei mesi passati, infatti, è già stata istituita una piattaforma dell’UE per l’acquisto volontario in comune di gas, GNL e idrogeno. Tale piattaforma svolgerà alcune importanti funzioni, quali: aggregare della domanda, consentire un uso trasparente delle infrastrutture e incentivare la mobilitazione internazionale per la creazione di quadri di cooperazione a lungo termine. Nelle intenzioni della Commissione vi è quella di sviluppare, in una fase successiva, un “meccanismo operativo di acquisto in comune” di carattere volontario per soddisfare la domanda aggregata di gas; meccanismo che potrebbe, però, avere impatti sulla concorrenza.
Sempre al fine di diversificare, il Piano prevede lo sviluppo, nel Mediterraneo e nel Mare del Nord, di importanti corridoi per l’idrogeno.

Con riferimento, poi, agli Stati membri che dipendono dalla Russia per i combustibili nucleari, la Commissione invita alla collaborazione (sia all’interno dell’UE che con i partner internazionali) per individuare fonti di uranio alternative e potenziare la capacità di conversione. In generale, la Commissione invita, ove possibile, anche a produrre internamente gas naturale negli Stati membri.

Nel Piano si prevedono, inoltre, una serie di azioni finalizzate all’accelerazione della diffusione delle energie rinnovabili. In particolare, la Commissione propone di rivedere al rialzo l’obiettivo per il 2030 già stabilito dalla direttiva sulle energie rinnovabili: entro il 2030 le fonti rinnovabili dovrebbero quindi coprire non più il 40% del fabbisogno, ma il 45%. Innalzamento che porterebbe a una capacità complessiva di produzione di energia rinnovabile da 1067 GW (previsti dal pacchetto Pronti per il 55%) a 1236 GW entro il 2030.
In particolare, per il solare fotovoltaico – una delle tecnologie di più rapida applicazione – l’obiettivo del REPowerEU è di installare più di 320 GW entro il 2025 (l’obiettivo è raddoppiato rispetto a prima) e circa 600GW entro il 2030. A tal fine, la Commissione ha presentato la strategia per l’energia solare e ha introdotto l’iniziativa europea per i tetti solari, basata sull’imposizione di un obbligo giuridicamente vincolante di installare pannelli solari sui tetti di determinate categorie di edifici.


La Commissione chiede, inoltre, agli Stati di snellire le procedure di autorizzazione per gli impianti di energia eolica offshore. Propone, poi, di considerare le infrastrutture di stoccaggio quali “opere di interesse pubblico prevalente” e, in generale, di agevolare le relative procedure di autorizzazione (per approfondire, consulta la Raccomandazione della Commissione sull’accelerazione delle procedure autorizzative).
Inoltre, l’idrogeno rinnovabile viene ritenuto fondamentale per sostituire gas naturale, carbone e petrolio nelle industrie e nei trasporti difficili da decarbonizzare. L’obiettivo (che, rispetto al PNRR, è raddoppiato) è produrre 20 milioni di tonnellate di idrogeno rinnovabile (10 internamente, 10 importate) entro il 2030.
Bisognerà altresì espandere la produzione di biometano sostenibile fino a 35 miliardi di m3 entro il 2030.
Infine, la Commissione ritiene che un ruolo fondamentale, per il raggiungimento dell’obiettivo del 45%, sarà giocato dalla riduzione del consumo di combustibili fossili nell’industria e nei trasporti.

L’UE punta, inoltre, su investimenti intelligenti per la realizzazione del Piano. Il REPowerEU, infatti, richiederà investimenti ulteriori, oltre a quelli già previsti dal pacchetto “Pronti per il 55%” e dal PNRR: si parla di circa 210 miliardi di euro sino al 2027. La Commissione ritiene, tuttavia, che tali investimenti aggiuntivi saranno ripagati entro il 2030 grazie al risparmio annuale di 80 miliardi di euro sulle importazioni di gas, di 12 miliardi sulle importazioni di petrolio e di 1,7 miliardi sulle importazioni di carbone.

Perché il REPowerEU si possa realizzare è necessario, inoltre, che la rete elettrica funzioni concretamente: si parla di smart grid, come di una rete intelligente che evita sprechi e inefficienze che dovrebbe essere ottenuta attraverso la collaborazione e la solidarietà tra gli Stati che dovranno incentivare le reti transfrontaliere.

Molte sono le domande che il REPowerEU solleva, molte le incertezze di chi vorrebbe comprendere la portata sostanziale delle proposte dell’Unione europea: dall'adeguatezza del mix energetico prefisso, al fine di raggiungere nel breve termine l’indipendenza, alla reale portata dell’apertura dell’UE al nucleare; dall’impatto della crisi del gas sul processo di decarbonizzazione, all’efficacia reale che potrà avere l’idrogeno nel processo di transizione energetica. Tra i molti dubbi, però, si affaccia una certezza: è evidente che conciliare l’obiettivo dell’autosufficienza energetica con quello della transizione, nel breve termine, sia impossibile. Speriamo di poter confidare, almeno, sul medio termine per veder continuare la corsa europea verso la neutralità climatica e che l’obiettivo – non proprio secondario – di salvare le condizioni di vita dell'umanità sul Pianeta non debba essere ulteriormente rimandato dinnanzi alla prossima crisi.


Per la consultazione degli atti citati:

COM(2022) 230 final recante il REPowerEU

ALLEGATI (1, 2 e 3)

COM(2022)231 final recante la proposta di modifica del Regolamento EU 2021/241

Linee guida della Commissione per la modifica dei PNRR

Raccomandazione della Commissione sull’accelerazione delle procedure autorizzative

 

Credits Copertina: Ashes Sitoula su Unsplash