05.04.2024 Massimo Falcioni

Utopie realiste, attesa per la IV edizione Biennale Tecnologia

Esplorare il rapporto tra tecnologia e società, partendo dalle più recenti innovazioni tecnologiche internazionali senza dimenticare le radici tecnologiche dell’Italia, per costruire insieme nuovi mondi possibili.

E’ questa la sfida scelta da “Utopie realiste”, quarta edizione di Biennale Tecnologia, la più importante manifestazione internazionale culturale incentrata sul rapporto tra tecnologie, società e umanità organizzata dal Politecnico di Torino dal 18 al 21 aprile 2024. Una riflessione aperta, plurale e inclusiva con lezioni, dialoghi, laboratori, spettacoli e mostre che coinvolgono scienziati, tecnologi, scrittori, economisti, filosofi, giornalisti, storici, artisti, chiamati a confrontarsi fra loro e con un pubblico di ogni lingua e colore. Il titolo scelto “Utopie realiste” è la sintesi per immaginare il futuro in forma utopica, trasformando l’idea in progettualità. Il concetto è tradotto così: “ Realismo e utopia non si escludono a vicenda, ma si completano, per favorire uno slancio verso nuovi paradigmi dove si può sperimentare il coraggio di ripensare le connessioni tra tecnologia, uomo e società”. Perché non affrontare questa nuova sfida gettando lo sguardo verso un domani che è già oggi iniziando a discuterne senza schemi precostituiti, in modo visionario e concreto allo stesso tempo? Biennale Tecnologia 2024, organizzata per la prima volta non più in autunno ma in primavera, ha già ricevuto per la quarta volta uno dei più prestigiosi riconoscimenti del nostro Paese: la Medaglia del Presidente della Repubblica conferita per il particolare interesse rivestito nel panorama degli eventi culturali e scientifici in Italia.

 

Il programma è articolato e di qualità, con oltre 160 appuntamenti tra lezioni, dibattiti, incontri, mostre e spettacoli (ad accesso gratuito), con esperti da tutto il mondo per riflettere e confrontarsi, sempre con un approccio fortemente interdisciplinare, su argomenti cruciali quali: transizione ecologica e digitale, energia, sostenibilità, rischi ambientali, intelligenza artificiale, sviluppo economico, lavoro e inclusione sociale, questioni di genere, nuove frontiere dell’arte, ponendo sempre l’accento sul ruolo della conoscenza e della ricerca nel processo di costruzione del futuro.

Si può costruire davvero il mondo ideale iniziando dalla frase di Keynes del 1930 che invitava i paesi più ricchi e civilizzati a “Porre i fini sopra i mezzi e preferire il buono all’utile”? Già discutere della possibilità di costruire utopie realiste, costruire mondi alternativi ma plausibili, è positivo, un gran passo avanti rispetto all’aria che tira. Dunque “Utopia e realismo”. Ma che vuol dire? “Un (falso) ossimoro – spiegano i curatori scientifici della manifestazione Juan Carlos De Martin e Luca De Biase - che, con il suo radicalismo, apre alla possibilità di leggere e interpretare con occhi diversi quello che ci circonda, di trovare soluzioni nuove a problemi complessi, di riflettere in concreto su mondi alternativi ma plausibili. Utopia e realismo sono opposti che si attraggono: se l’uno sviluppa l’immaginario, descrivendo ciò che non avviene in nessun luogo ma che, se avvenisse, renderebbe quel luogo migliore, l’altro prova a “progettare” quello stesso immaginario, alla ricerca di innovazioni e di tecnologie che lo modellino in una forma reale, concreta, e che, facendolo, diventino strumenti per rendere possibile l’impossibile. Perché solo quando la dimensione utopica incontra con pragmatismo la sua progettazione, allora nascono nuove dimensioni di realtà”. Già.

Nel corso delle quattro giornate i 280 relatori, tra accademici ed esperti provenienti da ogni parte del mondo, saranno ospitati nelle 5 sedi principali di Torino: Politecnico di Torino, sede centrale della manifestazione, Castello del Valentino, Piazzale Duca d’Aosta, OGR e Piazza San Carlo.

In sintesi, questo il programma. Si comincia mercoledì 17 aprile alle 19 con una novità di questa edizione: "Una notte a Biennale Tecnologia", una festa di apertura multimediale e interattiva, dedicata al tema dell’Intelligenza Artificiale e organizzata da Club Silencio negli spazi del Politecnico. Sarà poi Telmo Pievani, docente dell’Università di Padova, a inaugurare la manifestazione giovedì 18 aprile alle 18 nell’ Aula Magna del Politecnico con un intervento intitolato "Il principio del castoro": in mezzo a quella che gli scienziati chiamano una policrisi – sostiene Pievani - le nuove tecnologie da sole non basteranno, se non saranno accompagnate da un cambiamento anche nei modelli di sviluppo, di consumo, di trasporto, di alimentazione”. La manifestazione proseguirà con ospiti internazionali, tra cui: Roma Agrawal, Paolo Benanti, Tito Boeri, Pascal Chabot, Wendy Hui Kyong Chun, Yasuo Deguchi, Paolo Di Paolo, Cory Doctorow, Christian Greco, Anne L’Huillier, Loredana Lipperini, Davide Livermore, Riccardo Luna, Carlos Moreno, Nanjala Nyabola, Harry Parker, Carlo Ratti, Bruce Sterling, Chiara Valerio, Ersilia Vaudo Scarpetta, Gustavo Zagrebelsky.

Biennale Tecnologia ripropone i format di teatro, cinema e arte per raccontare la tecnologia. : giovedì 18 aprile alle 21, alle OGR, andrà in scena "Homo Deus", prodotto da PEM-Potenziali Evocati Multimediali, con la regia di Gabriele Vacis e gli allestimenti di Roberto Tarasco. Sabato 20 aprile dalle 20.30 alle 5.30 il Museo Nazionale del Cinema organizza una maratona notturna dedicata all’intelligenza Artificiale dal titolo “Sogni di pecore elettriche”. Inoltre, saranno proposte esposizioni e installazioni sia nella sede centrale del Politecnico che al Castello del Valentino, ispirate al tema dell’edizione 2024, Utopie realiste.

La quarta edizione della Biennale si apre sempre di più alla città di Torino, con iniziative specifiche nell’ambito del progetto della Città “Torino futura”. Si parte con Tecnologia in piazza: per tutti i giorni della manifestazione la ricerca dei team studenteschi del Politecnico di Torino arriva in piazza San Carlo, dove saranno presentati i prototipi e i progetti di 17 gruppi di ricerca composti da studenti dell’Ateneo. Particolarmente attesa la Squadra Corse Driverless Politecnico di Torino con i prototipi Formula SAE, la competizione universitaria internazionale di design ingegneristica che prevede la progettazione e la produzione di un'auto da corsa, valutata durante una serie di prove in base alle sue qualità di progettazione e di efficienza ingegneristica. Con Politecnico Aperto, invece, la città sarà invitata e entrare nei laboratori e negli spazi dell’Ateneo, con attività, incontri, esperimenti e workshop. Infine, 40 incontri del programma di Biennale OFF proposti dai partner culturali della manifestazione porteranno la Biennale in altre 20 sedi, anche fuori Torino. Tante e di livello le iniziative dedicate a scuole e famiglie. Con il Campus di Biennale, il Politecnico ospiterà gratuitamente 200 studenti provenienti da scuole secondarie di tutta Italia; per tutte le classi delle scuole superiori è prevista la possibilità di riservare un posto per tutti gli incontri in programma e partecipare alle attività di Politecnico Aperto. Torna quest’anno lo Spazio 0-14 in cui Piazzale Duca d'Aosta si trasforma in un vero e proprio villaggio della tecnologia con laboratori ed esperimenti dedicati ai più piccoli.

Biennale Tecnologia, come detto, è organizzata dal Politecnico di Torino, in collaborazione con la Città di Torino, con il patrocinio di Regione Piemonte e Rai per la sostenibilità, Main Partner Intesa SanPaolo e IREN, Sponsor Iveco Group, Lavazza, Collins Aerospace, CNH, Avio Aero, Pirelli e con il contributo di Fondazione Compagnia di San Paolo, Fondazione CRT, Camera di commercio industria artigianato e agricoltura di Torino, CSI Piemonte, Unione Industriali di Torino oltre a Università di Torino, OGR Torino, Giornata della Terra – Torino 2024.

 

Courtesy Images: Biennale Tecnologia