04.02.2022 Serena Ricci

Cosmo-SkyMed e la staffetta satellitare

La costellazione di satelliti nasce come missione di Osservazione della Terra a scopo civile e militare

Cosmo-SkyMed nasce come missione di Osservazione della Terra a scopo civile e militare. Sviluppato e finanziato dall'Agenzia Spaziale Italiana con fondi assegnati dal Ministero dell’Università e della Ricerca e dal Ministero della Difesa, con l’importante contributo del Gruppo Leonardo, è decollato dalla base di Cape Canaveral Air Force Station a mezzanotte del 1°febbraio scorso, andando ad affiancare i fratelli di prima generazione in una costellazione di satelliti dotati di radar ad apertura sintetica (SAR) che lavorano in banda X (in grado, quindi, di vedere attraverso le nuvole e in assenza di luce solare). 

Cosmo-SkyMed vanta oggi sei satelliti in orbita impegnati in una sorta di staffetta spaziale in cui quelli anziani (4 lanciati tra il 2007 e il 2010) verranno sostituiti (deorbitati) dagli ultimi due di nuova generazione. Il Ministro della difesa Guerini lo ritiene un “risultato frutto della forte sinergia tra università e industria, corroborata dalle competenze dei nostri tecnici civili e militari, nonché dalla proficua osmosi di esperienze e conoscenze tra Difesa e Agenzia Spaziale italiana, patrimonio da mantenere e valorizzare negli anni per presidiare la sovranità tecnologica nazionale”. Obbiettivo della missione è infatti fornire all’utenza duale, civile e militare, i servizi di Osservazione della Terra attraverso un ampio ventaglio di prodotti, ottenuti nelle diverse modalità operative del sensore SAR (Radar ad Apertura Sintetica) che può operare in modalità spotlight (concentrandosi su un'area di pochi km quadrati, e osservandola con risoluzione fino al singolo metro), stripmap (osservando una striscia continua di superficie terrestre) o scanSAR (coprendo una regione di 200 km di lato).

Brevissimi sono anche i tempi di risposta diretti a configurare la costellazione in modo da ottenere immagini dell'area desiderata e fornire, su scala planetaria, informazioni del tutto innovative per lo studio ed il controllo dell’ambiente, facilitando la prevenzione, il monitoraggio e la gestione dei rischi naturali ed antropici. Raccogliere i dati e i prodotti derivanti dal sistema Cosmo–SkyMed, consente di studiare le cause e i fenomeni precursori dei disastri ambientali e di migliorare l’attività di monitoraggio e di valutazione dei danni nel caso ad esempio di frane, alluvioni, terremoti ed eruzioni vulcaniche. Fondamentale è l’impiego dei satelliti anche per valutare lo stato delle coste, dei mari e delle acque interne al fine di far fronte all’erosione costiera e all’inquinamento. Il sistema rappresenta inoltre un valido aiuto per il controllo del traffico marittimo e, utilizzando i segnali polarizzati orizzontalmente o verticalmente, è in grado di ottenere una migliore  classificazione dei terreni e delle colture per ottimizzare i raccolti, anche controllando il patrimonio forestale e boschivo, evitandone la distruzione e salvando la qualità dell’aria e il nostro pianeta. Infine la precisione delle immagini e l’elevata risoluzione spaziale e temporale offrono un potente strumento per monitorare la presenza di nuovi insediamenti o opere per controllare l’abbassamento del suolo o sottosuolo che spesso provocano cedimenti strutturali e crolli.

Cosmo Sky-Med. Credits: ESA-European Space Agency

I loro dati integrano il servizio di Rapid mapping della Commissione Europea, che rende disponibili in poche ore mappe satellitari di aree colpite da un'emergenza naturale o da crisi umanitarie. In passato, il sorvolo dei Cosmo-SkyMed (di prima generazione) sulle aree colpite dal sisma del Centro Italia, ha permesso una prima stima dei danni. In base a come le onde elettromagnetiche vengono riflesse, si possono individuare per esempio chiazze di petrolio sversate in mare o monitorare i suoli coltivati per l'agricoltura di precisione e al tempo stesso stimare le necessità di acqua o fertilizzanti, evitando spreco di risorse e inquinamento. 

La realizzazione di Cosmo-SkyMed ha consentito inoltre al nostro Paese di stipulare importanti accordi internazionali nel campo dell'Osservazione della Terra in ambito militare e civile, in particolare con la Francia e con l'Argentina. 

Il Ministro per l'Innovazione tecnologica e la Transizione digitale, con delega allo spazio, Colao ha sottolineato come “il  lancio del nuovo satellite della seconda generazione della costellazione di Cosmo-SkyMed dimostra tutta l'ambizione italiana nel campo dell'Osservazione della Terra (...) una competenza fatta di grandi capacità industriali (quali Leonardo e le sue joint venture Thales Alenia Space e Telespazio) ma anche dal contributo di numerose Pmi nazionali e un ecosistema di soggetti pubblici e privati estremamente dinamico e competitivo.”

 

Credits Copertina: CosmoSky-Med Database Canto - Leonardo