13.09.2023 Mauro Morra

Il telescopio James Webb: tra scienza e spiritualità

Il telescopio spaziale James Webb, progettato da un team internazionale di scienziati e ingegneri provenienti da Stati Uniti, Europa e Canada, vanta anche l’italiano Massimo Tarenghi, direttore dell'Istituto di astrofisica spaziale e fisica cosmica di Milano, che ha guidato il team di ingegneri che hanno progettato lo specchio primario del telescopio.

Dopo il lancio del 25 dicembre 2021, ad una distanza di circa 1,5 milioni di chilometri dalla Terra, è rapidamente diventato uno degli strumenti più potenti mai utilizzati per osservare l'universo e comprenderne le sue dinamiche. In poco più di un anno di attività, ha compiuto alcune scoperte straordinarie che stanno rivoluzionando la nostra comprensione dell'universo. Webb ha scovato galassie enormi e molto antiche che, secondo i modelli teorici, non dovrebbero esistere.

Una delle scoperte più importanti è la galassia CEERS-93316, la più distante mai osservata. La luce di questa galassia ha impiegato 13,55 miliardi di anni per raggiungere la Terra, il che significa che CEERS-93316 è solo 235 milioni di anni più vecchia dell'universo stesso. Questa scoperta ci consente di osservare l'universo com'era appena 235 milioni di anni dopo il Big Bang, quando era ancora molto giovane e in fase di formazione. Proprio quell’archeologia dello Spazio su cui Fondazione Leonardo oggi si interroga.

Un'altra importante scoperta del JWST è stata la presenza di acqua in un disco protoplanetario, una nube di gas e polvere che circonda una stella neonata e che, secondo le teorie, è il luogo di nascita dei pianeti. La rilevazione di acqua in questo disco suggerisce che la vita potrebbe essere presente in altri sistemi solari.

L'ultima scoperta ha stupito la comunità scientifica. Mentre stava osservando la cometa 238P/Read, collocata nella fascia degli asteroidi, ha rilevato qualcosa di molto speciale nella sua composizione: vapore acqueo. Perché è importante tutto questo? Da tempo gli scienziati pensano che nella fascia principale degli asteroidi si possa trovare del ghiaccio, ma fino alla recente scoperta di Webb non c'erano prove certe.

La cometa Read ci aiuta così a capire come si diffonde l'acqua nel nostro sistema solare e a conoscere meglio come la Terra sia diventata il mondo pieno d'acqua che è oggi. C’è qualcosa, però che ha lasciato delle perplessità: le comete con acqua dovrebbero avere anche anidride carbonica, ma non ne è stata trovata nessuna sulla cometa Read! Il motivo è ora un nuovo mistero che potrebbe essere risolto con ulteriori osservazioni delle comete della fascia principale.


Oltre alle scoperte di estrema importanza scientifica, il JWST ha prodotto delle foto magnifiche che meritano di essere viste, riviste, stampate in gigantografie ed essere contemplate come il grande richiamo della coscienza cosmica che mette a tacere l’ego, eleva le coscienze ad un progetto esistenziale più alto ed evoluto e nutre la speranza per la pace definitiva dell’umanità.

Come ha riferito di recente il Dalai Lama, tutti gli atomi del nostro corpo sono fatti in parte di quell’antico legame che un tempo ha dato origine all’Universo. Siamo polvere di stelle e siamo connessi biologicamente a qualsiasi essere vivente; siamo esseri fatti di energia invisibile che vibra, entità unite, a loro volta, a tutto ciò che esiste.